Forza Italia, attraverso le senatrici Alessandra Gallone – Capogruppo di FI in Commissione Ambiente – ed Elena Testor (Capogruppo di FI in Commissione Politiche dell’Unione Europea), ha richiesto di istituire le zone ZES.
Le zone ZES (Zone a Economia Speciale) servono a favorire il piccolo commercio e le attività produttive nei Paesi di montagna, così da combattere lo spopolamento delle stesse. Le proposte comprendono agevolazioni fiscali e semplificazioni degli adempimenti tanto per le nuove imprese quanto per le attività commerciali già esistenti, combattendo l’emigrazione verso i grandi agglomerati urbani.
La proposta della Gallone chiede anche una delega al Governo per il recupero di edifici di particolare interesse economico, storico o paesaggistico, mentre il testo firmato da Elena Testor chiede interventi in favore del trasporto pubblico per i Comuni delle zone montane.
“I territori di montagna, fatta eccezione per quelli che hanno saputo sviluppare un’economia del turismo, appaiono inseriti per la maggior parte in un contesto di seria marginalità e profondo svantaggio” ha dichiarato la Senatrice azzurra trentina. “Negli ultimi anni hanno conosciuto un disagio socio-economico sempre più profondo a causa della crisi impietosa che ha colpito le aziende, del progressivo taglio di servizi strategici, della carenza di infrastrutture, della trasformazione del mondo agricolo e del conseguente spopolamento“.
La Testor sottolinea anche che negli ultimi due anni l’aumento della popolazione italiana è stato di 12 milioni, mentre i Paesi di montagna hanno avuto 900mila abitanti in meno. “Questo vuol dire che la gente si sposta a vivere in pianura e collina, dando un primo segnale sullo spopolamento della montagna“.
A margine della presentazione delle proposte delle due senatrici, è intervenuta anche la Capogruppo di Forza Italia in Senato, Anna Maria Bernini: “Il 65% del territorio italiano si compone di piccoli comuni montani, zone a rischio sottopopolazione, abbandono e degrado. Quando questo Governo dice che meno uomo e più natura vuol dire più presidio dell’ambiente mente. Meno uomo significa natura abbandonata e incuria paesaggistica. Noi vogliamo una connessione fra Camera e Senato sul tema per dare velocità all’iter legislativo e tutelare concretamente i piccoli comuni che stanno già soffrendo per lo spopolamento“.