“Lo ammetto, sono ignorante: non capisco la politica italiana“. Questa la confessione – più o meno – shock di Papa Francesco. In volo di ritorno dalla Romania, il Pontefice avrebbe difatti risposto così in conferenza stampa a una delle domande poste sul tema dell’uso dei simboli religiosi in campagna elettorale.
“Non capisco la politica italiana, devo studiarla meglio. Non posso dare un’opinione perché senza informazione sarebbe imprudente da parte mia”. Poi Bergoglio ha dichiarato (come riportato qui, intervistato da alcuni giornalisti) di consultare pochi mezzi di informazione: “Leggo solo due giornali, quello ‘di partito’, l’Osservatore Romano, e il Messaggero, che ha titoli grossi e io lo sfoglio e vedo. Non entro nelle notizie di propaganda elettorale o di cosa fa un singolo partito, prego per tutti perché l’Italia vada avanti e gli italiani si uniscano e siano leali“.
Le parole – e le preghiere – del Santo Padre sono certamente gradite al popolo italiano e gli osservatori più critici del Pontefice non potranno che essere lieti di questa “conversione”, avvenuta tra l’altro in quota.
Meglio continuare però a pregare senza entrar troppo nelle questioni politiche allora. Dopotutto, come disse Galileo Galilei: “La Chiesa spieghi come si vada al Cielo, non come vada il cielo“.