Claudio Cia, Consigliere provinciale di AGIRE per il Trentino, è intervenuto stamane, attraverso una nota, per esprimere le proprie considerazioni in merito all’interrogazione presentata dal Consigliere del M5S Alex Marini in merito alle posizioni previdenziali dei consiglieri della XVI legislatura.
Il Consigliere Marini aveva infatti presentato un’interrogazione regionale nella quale richiedeva l’elenco delle posizioni previdenziali dei consiglieri eletti nella XVI legislatura per verificare gli importi a carico dell’ente pubblico e quantificare l’ammontare della quota versata dal Consiglio regionale.
Claudio Cia, in merito alla vicenda, dopo aver ricordato come sia assolutamente favorevole alla lotta ai privilegi e agli sprechi ha aggiunto: “È noto che i contributi previdenziali sono versamenti obbligatori, calcolati in percentuale sulla retribuzione, a carico del lavoratore e del datore di lavoro, con quest’ultimo che è tenuto a pagare circa i due terzi dei contributi previdenziali. I contributi figurativi sono invece il riconoscimento ai fini pensionistici, da parte dell’ente previdenziale, di periodi di aspettativa non retribuita, ad esempio per l’esercizio di funzioni pubbliche elettive e sono calcolati sulla retribuzione alla quale il lavoratore avrebbe avuto diritto in base ai contratti collettivi nazionali di lavoro“.
Proseguendo nel suo intervento il Consigliere di AGIRE ha voluto precisare alcuni punti dell’interrogazione di Marini: “Tra le varie norme che cita Marini, tra le quali un regio decreto del ’35, non riporta invece la legge regionale n. 5 del 2014 in base alla quale all’art. 5 è stabilito che la contribuzione previdenziale obbligatoria a carico del Consiglio regionale si riduce in funzione della corrispondente contribuzione figurativa già a carico dell’ente previdenziale di appartenenza del singolo Consigliere che sia lavoratore dipendente privato o pubblico. L’accredito figurativo che normalmente non comporta oneri per l’iscritto, in questo caso risulta di fatto a carico dello stesso Consigliere, costituendo un’eccezione nazionale, al contrario di quello che accade per esempio per i parlamentari, anche del Movimento 5 stelle”.
Infine, concludendo il suo intervento Claudio Cia ha espresso le sue perplessità sul movente dell’interrogazione del Consigliere Marini, chiedendosi se il pentastellato non volesse solamente evidenziare il virtuosismo dell’Autonomia del Trentino-Alto Adige.