Fare sesso con peluche o vestiti da animali. La sessuologa Spina: “Ci sono comunità di persone che fanno sesso vestiti da animali antropomorfi. Sempre più soggetti con handicap fisico scelgono questa pratica per nasconderlo e avere una sessualità più libera. Discorso diverso per chi fa sesso con i peluche che di solito non sono penetrati”
La Sessuologa Rosamaria Spina è intervenuta nel corso del programma “Genetica Oggi” condotto da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, per parlare dei ‘Furristi’ comunità di chi ha rapporti sessuali vestito da animale o da peluche.
“Esistono comunità appassionate di peluche e di animali antropomorfi. All’interno di queste comunità, che si chiamano comunità furriste dall’inglese furry “pelosetto”, ci si riunisce travestiti con dei costumi interi del loro animale preferito (cane, gatto, volpe) oppure con solo delle parti come orecchie, coda o zampe che richiamano a questi peluche o a degli animali antropomorfi provenienti dai fumetti. Qualcosa però nel tempo è cambiato e si è creata una sub-cultura composta da persone che hanno erotizzato questa passione condividendo il sesso fra amanti del genere, con rapporti sessuali fra persone travestite dal proprio animale preferito: cane, gatto, volpe, furetto, ecc.ecc. Durante questi incontri è obbligatorio indossare l’intero costume o parti di esso e si consumano rapporti sessuali fra individui che amano questo genere di cose. I versi degli animali durante il rapporto sessuale non vengono riprodotti perché, impersonificando animali antropomorfizzati, si parla normalmente.”
“Spesso i gruppi a tema prevedono la partecipazione in coppia con fenomeni di scambismo perché il costume aiuta a ‘depersonalizzarsi’ per entrare nei panni di qualcun’altro e questo favorisce lo scambio di coppia. E’ una pratica che si è molto diffusa fra le persone con handicap fisico perchè sembra sia una modalità per nascondere il proprio handicap e per vivere una sessualità libera e in armonia, bypassando l’esposizione totale del proprio corpo.”