Sfruttare la visita di Salvini per lanciare la linea Roma – Washington: lo si può fare. È il caso in cui si può parafrasare una nota citazione dai film di Sergio Leone, “Quando un’azienda in crisi incontra un buon direttore marketing, l’azienda in crisi è in fase di guarigione“. L’azienda in questione è Alitalia, che sembra aver riscoperto il modo di fare pubblicità in maniera intelligente.
Quest’analisi nasce dal nuovo spot prodotto dalla compagnia di bandiera italiana, lanciato e sponsorizzato in questi giorni. Il video mostra 4 Presidenti degli Stati Uniti d’America (Washington, Lincoln, Obama e Trump) a spasso per Roma chiedendosi, un po’ spaesati, “Where is Washington?“.
Niente di eccezionale, se non fosse strepitosa la data di lancio di questo spot. La pubblicazione è avvenuta nella giornata di ieri e la sponsorizzazione su Facebook è stata selezionata per questi giorni, fatalità proprio in concomitanza con la visita di Salvini a Washington, dove ha incontrato il Segretario di Stato Mike Pompeo e il Vicepresidente Mike Pence.
Alitalia ha quindi saputo cogliere l’attimo, sapendo bene che Salvini è un vero e proprio trascinatore di visualizzazioni: basta vedere i numeri dell’ultima diretta effettuata alle 21 di ieri prima dell’incontro con Pence, con oltre 200.000 visualizzazioni, più di 14.000 mi piace, circa 3.000 commenti e oltre 1.250 condivisioni.
Naturalmente con certi numeri è chiaro che le parole “Washington” e “Trump” saranno tra le più cercate in Italia per giorni. Ed ecco che puntuale arriva la sponsorizzazione del video su Facebook, consentendo così al video di superare quota 20.000 visualizzazioni in meno di 24 ore.
Sembrano allora lontanissimi i tempi in cui Alitalia collezionava gaffe, diventando involontariamente uno spot per compagnie concorrenti. Era il gennaio 2018 infatti quando, per pubblicizzare dei voli diretti in Nord America, Alitalia prendeva come metro di paragone Norwegian Air che – probabilmente dotata di un miglior staff marketing all’epoca – rispose prendendo lo stesso post e modificandolo uscendone vincitrice.
Infatti, prima Alitalia pubblicò un tweet nel quale elencava i dettagli della propria offerta, inserendo bagaglio a mano, scelta del posto, auricolari, pasti, snack e bevande, ironizzando sugli scandinavi che – a detta della compagnia di bandiera italiana – offrivano solo il bagaglio a meno. I norvegesi risposero producendo un tweet identico, ma aggiungendo alla parte relativa alla propria compagnia il fatto di avere aerei nuovi e più green, lo spazio per le gambe a misura scandinava, l’intrattenimento a bordo gratis e inoltre la possibilità da partire anche da Milano per tutto l’anno.
Una caduta di stile che non era assolutamente opportuna per una compagnia aerea internazionale, specie perché la pubblicità è l’anima del commercio. Alitalia, che ha assolutamente bisogno di rilanciarsi nel mercato internazionale in questo periodo non roseo per la compagnia, sembra averlo compreso pienamente.
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