L’orso M49 è evaso dal Casteller: questa la notizia che arriva nelle ultime ore da parte di diversi organi d’informazione sia giornalistici che governativi. Il Presidente della PAT Maurizio Fugatti ha dato l’ordine di sparare a vista all’animale.
Dopo essere stato catturato in Val Rendena, M49 è fuggito dal recinto nel quale era stato rinchiuso per fermarlo prima che uccidesse altre pecore e provocasse altri danni. “Cammina alla velocità di un uomo, se è scappato in piena notte non sarà lontanissimo, ma senza radiocollare non sarà facile trovarlo. Difficile dire se spareremo, dipenderà dalla situazione” afferma a La Repubblica Claudio Groff, capo del Dipartimento grandi carnivori della Provincia di Trento.
Quella compiuta da M49 è stata un’evasione in piena regola, visto che la gabbia per lui predisposta al Casteller era paragonabile a una sorta di carcere di massima sicurezza. Infatti la “gabbia” era costituita da un recinto elettrificato alto 4 metri d’altezza, considerato anche dall’Ispra come invalicabile.
L’orso avrebbe cercato di scappare prima scavando una buca, venendo ostacolato dal cemento al di sotto della rete elettrificata, e poi saltando al di là del recinto. Un salto di 4 metri durante il quale l’orso potrebbe anche aver subito delle scosse elettriche che non ne hanno fermato però la fuga.
L’orso è al momento sprovvisto di radiocollare e alcune fonti dicono che si stia dirigendo verso la Vigolana, zona dove non c’è l’abitudine al confronto con gli orsi. L’ordine dato dalla Provincia di Trento è quello di sparare a vista sull’animale, dando l’ordine di abbattimento data la pericolosità di questo individuo.
La cattura dell’orso era stata infatti ordinata due settimane fa dallo stesso Fugatti, dopo una trafila burocratica che era andata a coinvolgere anche l’Ispra e il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, arrivando alla soluzione “soft” della reclusione al Casteller.
Non c’era intenzione finora, da parte del governo provinciale, di arrivare a tale soluzione, ma la notizia che l’orso M49 è evaso dal Casteller ha provocato una reazione precisa tesa a garantire la sicurezza dei cittadini trentini dopo aver provato tutte le soluzioni pacifiche previste.
M49, che ha 3 anni di età, è ritenuto responsabile non solo di numerose uccisioni di animali da pascolo, ma anche di diversi tentativi di intrusione in locali, attività produttive e abitazioni private. Alla pericolosità dell’animale fanno però da contraltare le richieste degli ambientalisti: WWF, Lip e Lac affermano in un comunicato congiunto che l’evasione non è incredibile, ma piuttosto una dimostrazione plastica della pessima gestione delle operazioni.
“Un recinto elettrificato solido e con potenza adeguata è una barriera insormontabile anche per gli orsi più scaltri: dal momento che gli orsi non volano, evidentemente la struttura non era funzionante a dovere” commentano le associazioni ambientaliste, che poi attaccano ancora la Giunta Fugatti.
Dai dati riportati dal WWF, sembra che in Trentino ci siano circa 50-60 orsi che puntualmente causano problemi alla convivenza con gli umani. In Slovenia, invece, dove ci sono 450 esemplari, si registra in media un’aggressione all’anno. “Diffidiamo la Provincia dall’intraprendere alcuna azione che metta a rischio l’incolumità di M49, mentre chiediamo l’apertura di un’indagine interna per sapere eventuali responsabilità o negligenze. Inoltre, è sempre più chiaro che l’area del Casteller non è idonea a ospitare orsi garantendone benessere e sicurezza” affermano gli ambientalisti.
Riccardo Ficara Pigini