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DJ3: la figlia di Daniza rinchiusa al Casteller di Trento da 8 anni

Se l’attenzione di questi ultimi giorni è orientata sul fuggitivo M49, nessuno ha fatto un cenno a DJ3, la figlia della sfortunata Daniza e di Joze. Anche per lei, come successivamente per la madre, era scattata a suo tempo l’ordinanza contingibile e urgente di cattura firmata dall’allora presidente Lorenzo Dellai, legata a una presunta sua pericolosità, anche se DJ3 non aveva mai attaccato un uomo. DJ3 era stata catturata in Val d’Algone, nelle Giudicarie. 

L’orsa, infatti, aveva ripetutamente visitato alcuni centri abitati del Trentino, nonostante le numerose attività di dissuasione condotte nei suoi confronti allora. A far scattare l’arresto era stato la predazione di pecore avvenuta in pieno giorno a ridosso dell’abitato di Fisto, nel comune di Spiazzo Rendena.

Per catturare DJ3 gli uomini del Corpo Forestale Trentino si erano avvalsi di una “trappola a tubo” (in acciaio, diametro 1,20 metri) che, scattando, consente di rinchiudere l’animale all’interno con elevati standard di sicurezza sia per gli operatori che per l’orso.

Iniziò così il carcere per DJ3, una detenzione che la vede oggi rinchiusa dopo 8 anni in un recinto di 3 mila metri quadrati e con uno stato di salute buono e con un comportamento, secondo quanto dicono i veterinari che la controllano due volte all’anno, che è normale. DJ3 mostrerebbe, si afferma, ancora un comportamento da animale selvatico che, nonostante la curiosità, tende ad evitare il contatto con gli uomini.

Sulla sua vicenda ora si sono interessati gli animalisti che hanno preparato una petizione online per salvare la sfortunata orsa.