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Lega Trentino presenta richiesta per l'istituzione della Commissione d'indagine sull'affido dei minori

Il Gruppo Consiliare provinciale di Lega Salvini Trentino nella giornata odierna ha presentato, all’attenzione del Presidente del Consiglio Provinciale Walter Kaswalder, una richiesta formale per l’istituzione di una “Commissione consiliare d’indagine sull’assetto del servizio di accoglienza di minori presso famiglie e comunità di tipo familiare”.

Gli esponenti di Lega Salvini Trentino hanno così dato seguito a quanto affermato nei giorni scorsi e si sono attivati per istituire tale commissione che avrà il compito di verificare, sul territorio provinciale, tutto il percorso di affido dei minori. Lo scopo: far sì che quest’ultimi possano vivere con la massima serenità, in un ambiente più confortevole possibile, l’affidamento.

Per i Consiglieri leghisti l’affidamento dovrebbe garantire ai minori non solo un ambiente affettivamente idoneo, ma dovrebbe garantire il diritto ad una famiglia, seppur affidataria, che sostenga l’interessato nel suo percorso di crescita sia fisica che psicologica, affermando: “in buona sostanza la finalità sottesa all’intervento è duplice: da un lato il sostegno del minore, dall’altro il sostegno alla sua famiglia di origine”.

Partendo dall’attuale norma di riferimento per l’affido e il mantenimento di minori, gli esponenti della Lega Trentino Dalzocchio, Cavada, Rossato, Paoli, Moranduzzo, Paccher, Ambrosi, Savoi e Job hanno evidenziato come sia necessario attivare controlli scrupolosi al fine di verificare la qualità del servizio che viene offerto, dalle famiglie affidatarie, ai minori sotto la loro tutela, anche promuovendo nuove forme di accoglienza. In questo senso la Commissione avrà il compito di “acquisire notizie, informazioni e documenti, anche attraverso rilevazioni statistiche, e ogni altro elemento utile afferente l’affidamento di minori a famiglie o a comunità familiari in ambito provinciale, anche attraverso una verifica comparata con altre realtà regionali e, comunque, attraverso l’audizione dei soggetti coinvolti nell’attuazione di questi interventi, in primis i servizi sociali, il Tribunale per i minorenni, i soggetti pubblici e privati impegnati nell’accoglienza di minori e le associazioni operanti nel settore coerentemente alle finalità statutarie”.

Gli esponenti di Lega Salvini Trentino hanno, infine, ribadito come al termine dei lavori la Commissione avrà l’obbligo di riferire al Consiglio Provinciale le “prove” acquisite e le conclusioni ottenute.

Dopo aver sottolineato l’importanza che i Comuni avranno in questo tipo di controlli, i Consiglieri Provinciali della Lega , hanno concluso rendendo noto come la durata del percorso della Commissione sarà biennale, salvo eventuali proroghe, e come potrà, durante le indagini, interrogare anche cariche pubbliche, nel tentativo di acquisire ogni tipo di informazione ritenute utili per le verifiche.

Sull’argomento è intervenuto personalmente il Consigliere Mara Dalzocchio che, dimostrando di avere molto a cuore la questione, ha dichiarato: “appare indilazionabile compiere un’attività ricognitiva e di verifica anche a seguito di taluni fatti di rilevanza nazionale, che hanno evidenziato la necessità di una puntuale attenzione alle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono i minori, per garantire la qualità dell’intervento educativo”.

C.R.