La minoranza pone migliaia di emendamenti al provvedimento della Provincia Autonoma di Trento sulla cooperazione internazionale, del quale si è molto discusso negli ultimi giorni. E’ il pensiero della redazione di Secolo Trentino.
I lavori stanno proseguendo anche nel fine settimana, ma alle ore 8,00 é mancato il numero legale per riprendere la seduta. La prima preoccupazione che serpeggia è legata alla possibilità di procedere ai lavori, sotto pubblichiamo la prima immagine inviata al nostro giornale. Ritrae come si evince i Consiglieri Maggioranza.
In seguito veniva inviata la seconda foto della parte opposta dell’aula (quella in copertina) da parte del nostro operatore. Ritrae come si evince 3 Consiglieri di Minoranza di cui Degasperi, Manica e un terzo. Era cosa certa che Ossana ritirava i suoi emendamenti. Interrogativi. Il Consigliere Ghezzi arrivava in seguito. Come si evince dalle immagini successive.
Alle 8.10 iniziava la seduta per parola del Presidente Kaswalder ed erano 4 i consiglieri presenti per le opposizioni, due dei firmatari presenti in aula, gli altri non si erano ancora presentati.
Alle ore 8.11 il risultato della prima votazione attestava il numero raggiunto di 21 presenze.
Le opposizioni, in particolar modo quelle di centrosinistra, hanno voluto ostacolare i lavori d’aula ponendo migliaia di emendamenti volti probabilmente a “salvare il salvabile”, visto anche che quello della cooperazione è stato da sempre un loro cavallo di battaglia, che la Lega ha cercato dunque di disarcionare.
“In Consiglio provinciale dove si votano gli oltre 7 mila emendamenti presentati proprio da loro” commenta sul suo profilo Facebook Roberto Paccher, mostrando una nuova fotografia che viene scattata alle ore 8.20 ma pubblicata alle 8.27 dove, al di là di due, tre consiglieri – tra cui Degasperi – gli altri eletti per l’opposizione ancora non sono arrivati.
A questo punto quindi alla verifica della motivazione emerge che alcuni consiglieri si sono spostati durante i lavori ingenerando il panico generale.
Immediatamente il Consiglio ha replicato con un comunicato che è stato però diffuso solo in serata.
Queste assenze non hanno in realtà fatto venir meno il numero legale perché giustamente il Presidente Kaswalder ha spiegato inizialmente come funziona il sistema dei minuti di ancoraggio per parlare in aula e poi ha atteso che i Consiglieri di Maggioranza prendessero posto, prima di dare il via alla lettura del testo, che è avvenuta 10 minuti dopo l’orario di adunanza, di conseguenza le operazioni di voto si sono svolte regolarmente, il numero legale era necessario a garantire la prosecuzione della discussione in aula.
“Restano però dei complessi interrogativi sugli allarmi che sono seguiti, di cui il nostro giornale, che usciva la notizia alle 8.20 e la rieditava alle 8.50 e in seguito in data 3 agosto (odierna), lasciando così posto all’imbarazzo generale. Nel corso della seduta si sono seguite a più riprese dichiarazioni ilari o comunque scollate dalla realtà da parte di tutti i consiglieri, maggioranza in primis, che essendo Pubblico Ufficiali devono comunque spiegazioni, oltre alla difesa dei suoi uomini, paterna, di Kaswalder, istituzionale e corretta, resta da capire il SIGNIFICATO di proclami di stampo surreale che la nostra testata non ha capito. (NDR)“
Porre emendamenti e non presentarsi nemmeno a discuterli fa capire che non si crede nei contenuti delle proprie obiezioni, l’importante è arrestare il cambiamento portato avanti dalla Lega e dal centrodestra trentino?
Immediatamente dopo il nostro articolo siamo stati attaccati da un competitor QUI che ci accusa per il nostro titolo “La minoranza pone migliaia di emendamenti e poi diserta l’aula“: diamo due dati da punto di vista, il CENTROSINISTRA delle suddette è rappresentato da DeGodenz (UPT) che qui non c’è ed ha votato per l’astensione al Bilancio anche in battuta finale. Seguono Degasperi Filippo (M5S) distintosi per essere sempre presente e Marini Alex compagno di partito. Poi vi sono: Zeni Luca, Manica Alessio, Ferrari Sara, Tonini Giorgio, Olivi Alessandro del PD, Rossi Ugo, Ossana Lorenzo, Demagri Paola, DallaPiccola Michele (PATT), Coppola Lucia e Ghezzi Paolo (Futura). Invece vi sono appunto il Presidente Kaswalder e i partiti monorappresentati che erano presenti (fanno parte di coalizione). Se la matematica non sarà opinione 3 persone su 14 non è esattamente una presenza massiccia. Parole per definire 3/14 ovvero 1/5?
Dal canto nostro l’errore grafico di non aver riportato distintamente il virgolettato.
Di seguito il conto presenti votanti e non della mattinata del 27 dalla seduta QUI .