Tutto è partito stamane da un editoriale del Caporedattore del Corriere del Trentino, Simone Casalini, in cui veniva fatta una disamina del successo del (quasi) monocolore leghista. Un successo che – ad avviso del giornalista – ha evidenziato anche i limiti, ovvero l’assenza di una classe dirigente, che alla lunga “rischia di togliere il fiato ai polmoni del governatore e del segretario salviniano Bisesti, e la debole proiezione di averne una perché i margini di miglioramento di molti consiglieri sono nulli”.
Una frase non passata inosservata da parte del Capogruppo del Gruppo consiliare provinciale della Lega Salvini Trentino, Mara Dalzocchio, che ha voluto così replicare “La ‘debole proiezione’ di avere una classe dirigente leghista ‘perché i margini di miglioramento di molti consiglieri sono nulli’ è un’illusione del Caporedattore del Corriere del Trentino Simone Casalini che stamane ha offeso i Consiglieri del Gruppo consiliare di cui sono a capo”.
Dalzocchio, oggetto in questi ultimi giorni poi di alcune polemiche da parte della stampa locale che hanno contestato l’uso dei social da parte di questa in stile Trump, ha poi voluto aggiungere – condividendo l’articolo – ironica “Questa è l’informazione imparziale che i trentini ricevono, questo è il clima che la maggioranza dei trentini si trova a vivere. Siamo al paradosso della democrazia, dove la minoranza, invece di interrogarsi sul perché le proprie posizioni non sono più gradite ai cittadini, passa il tempo a dare degli ignoranti a destra e a manca, perdendo inesorabilmente consensi”.
A essere oggetto di critiche soprattutto il Consigliere della Lega Alessandro Savoi che pochi giorni fa era stato – non correttamente – accusato di aver rinviato una seduta del Consiglio provinciale per via dei suoi comportamenti in aula. In realtà i lavori del Consiglio provinciale si erano bloccati a seguito della presenza del Consiglio regionale.