Con +87% di tempeste e grandinate il luglio 2019 in Italia segna un nuovo record dopo quello di mese più caldo degli ultimi 140 anni a livello globale. E’ quanto afferma la Coldiretti su dati ESWD in relazione al report dell’ente americano per le ricerche sull’atmosfera e gli oceani (Noaa) sull’andamento delle temperature globali e lo scioglimento dei ghiacci in Artide e Antartide. Una tendenza al surriscaldamento – sottolinea la Coldiretti – confermata da una estate 2019 che sale fino ad ora in Italia sul podio delle più bollenti dal 1800, piazzandosi al terzo posto per effetto di un mese di luglio con 2 gradi in più rispetto alla media storica mentre giugno aveva fatto registrare una temperatura superiore di 3,3 gradi rispetto alla media.
Durante l’ultimo mese di luglio – spiega la Coldiretti – da nord a sud della penisola sono stati registrati 15 eventi estremi ogni giorno quasi il doppio di quelli rilevati l’anno scorso (+87%). Stiamo vivendo una stagione estiva a due facce – sottolinea la Coldiretti – segnata da temperature bollenti ma anche da eventi estremi che hanno distrutto le coltivazioni nei campi con piante sradicate, serre divelte, vigneti abbattuti, mele, pesche e altra frutta flagellata come pure meloni e pomodori ma anche campi allagati, soia e mais stesi a terra dalle forti tempeste di vento, trombe d’aria e temporali intensi accompagnati da grandinate killer con frane, strade di campagna impraticabili e pascoli isolati che hanno portato a chiedere nelle zone colpite lo stato di calamità.
Si sta verificando una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo che compromettono le coltivazioni nei campi con danni per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.