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Rete 5G. Coppola (Futura) presenta nuova interrogazione sulle potenzialità e criticità

Lucia Coppola, Consigliere provinciale di Futura 2018, è tornata a parlare, attraverso una nota, della rete 5G enunciando tutte le proprie perplessità attraverso un’interrogazione rivolta al Presidente della Provincia Autonoma di Trento e all’Assessore competente.

Attraverso l’interrogazione il Consigliere di Futura 2018 ha ribadito come sia stata presentata, da alcuni genitori di Dro al loro Sindaco, una petizione per fermare l’espansione del 5G almeno fino a quando non sarà assicurata l’innocuità dell’elettromagnetismo di tale rete. Lucia Coppola ha poi evidenziato: “sulla tecnologia 5G si dibatte ampiamente e da molto tempo, spesso senza disporre di informazioni sufficientemente approfondite. Per questo il 24 giugno scorso si è tenuta a Trento una conferenza di informazione sulle reti di quinta generazione 5g. Nel corso del dibattito è emerso che per l’installazione dell’infrastruttura 5G non è attualmente prevista una procedura diversa per l’autorizzazione rispetto al passato, regolata dalla Legge Quadro 22 febbraio 2001, n. 36 e relativi decreti attuativi. Deputata a negare o concedere le autorizzazioni è SAVA. Nonostante in provincia di Trento, almeno al momento della conferenza di informazione, non sia stata ancora richiesta l’autorizzazione per l’installazione di strutture 5G, si può ipotizzare per il futuro un aumento del 50 o del 100 per cento di strutture a fronte di una potenza irradiata inferiore”.

Pur riconoscendo gli innumerevoli benefici che la rete 5G porterà (su tutti il rapido collegamento delle valli), il Consigliere di Futura 2018 ha ricordato come vi siano alcuni appelli allarmanti da tenere in considerazione: “Tuttavia l’appello lanciato dalla prof.ssa Fiorella Belpoggi, direttrice del Centro della ricerca sul cancro Cesare Maltoni presso l’Istituto Ramazzini di Bologna, non deve rimanere inascoltato. Lo studio condotto dall’Istituto ha infatti mostrato un aumento significativo degli schwannomi maligni nei topi (tumori maligni della guaina dei nervi periferici). La prof.ssa ha quindi invitato la classe politica a investire sulla ricerca per saperne di più, prima di lanciarci in una tecnologia tanto promettente quanto potenzialmente invasiva”.

Date tali premesse Lucia Coppola ha interrogato Presidente e Assessore per sapere: se verranno o meno realizzate nuove strutture di telecomunicazione in siti sensibili, se verranno maggiormente coinvolti i Comuni interessati circa le potenzialità e le criticità della rete 5G, se verrà rinnovata la campagna di APSS di sensibilizzazione sull’utilizzo razionale del cellulare, se verranno promossi finanziamenti per start-up che intendano sviluppare nuove applicazioni basate sul 5G e infine se la Giunta raccoglierà l’appello dei genitori di Dro e le preoccupazioni della Dott. Belpoggi finanziando un nuovo studio finalizzato all’individuazione di linee guida per l’utilizzo del 5G nel tempo libero e sui luoghi di lavoro.