I consiglieri provinciali della lista Futura Lucia Coppola e Paolo Ghezzi propongono un nuovo sistema di trasporto, consentendo a un veicolo chiamato Tram-Treno di circolare sia sui binari tramviari sia su quelli ferroviari, nonostante uno scarto di 1435 millimetri.
“In Italia esiste una normativa di riferimento per il Tram-Treno ma non una legge specifica come invece avviene in Germania” evidenziano i due consiglieri provinciali. “Attualmente è possibile implementare, da parte di un’impresa ferroviaria, il sistema Tram-Treno presentando all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie l’apposita documentazione e una valutazione dei rischi“.
A favore dei consiglieri pendono numerosi studi da parte di regioni italiane, come Toscana, Piemonte, Lombardia, Umbria, Lazio e Puglia e per di più esiste un sistema – in deroga – presso il comune di Sassari, nel quale il tram-treno circola ormai da 10 anni. La proposta del tram-treno, sostenuta anche dal gruppo consiliare della Comunità Alto Garda e Ledro “Onestà, partecipazione e ambiente” e dall’associazione Amici della Terra potrebbe consentire un collegamento ferroviario tra la linea Verona-Brennero e il sistema di mobilità dell’Alto Garda e Ledro.
“Tale sistema – continuano Coppola e Ghezzi – potrebbe essere utilizzato anche a Trento e Rovereto, così come nelle altre valli. Permetterebbe di collegare l’Alto Garda con l’asse dell’Adige in modo sostenibile, migliorando notevolmente la mobilità del territorio e sconfiggendo così il traffico e l’inquinamento atmosferico e acustico“.
Il Tram-Treno consentirebbe così, a detta dei consiglieri di Futura, di istituire un vero e proprio Sistema di Mobilità Sostenibile, comprendente modalità di trasporto alternative e flessibili, andando così a sopperire alla mancata definizione del progetto preliminare della Linea Azzurra di Metroland, ferma dal 2012 e costata circa 400.000 euro. Non solo, il Tram-Treno consentirebbe di coprire la tratta Torbole-Riva-Arco in 18 minuti, senza inquinamento poiché si alimenterebbe con il sistema APS, captando l’energia elettrica da una rotaia inserita nel terreno ed evitando così non solo i cavi sospesi ma anche il rumore dei treni tradizionali.
“Fugatti e l’Assessorato provinciale ai trasporti sono a conoscenza di questo progetto? Costruiranno un gruppo di lavoro per esaminare il sistema Tram-Treno procedendo ad un progetto di fattibilità tecnico-economica? Riterranno di coinvolgere l’impresa ferroviaria Trentino Trasporti per predisporre la documentazione necessaria? Quali sono i dati aggiornati dell’utilizzo della rete ferroviaria in Trentino? Ritengono che l’attuale rete possa supportare il Tram-Treno?” chiedono con un’interrogazione Coppola e Ghezzi.