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Rossi (PATT) attacca Fugatti: "Asservito al salvinismo"

La presenza di Maurizio Fugatti sul palco di Pontida insieme a Matteo Salvini e agli altri presidenti di regione di marca leghista ha suscitato qualche polemica. Particolarmente duro l’ex Presidente di Provincia Ugo Rossi, del Partito Autonomista Trentino-Tirolese.

Un presidente di Provincia totalmente asservito al salvinismo, intento a cercare applausi tanto a Pinzolo quanto a Pontida” sostiene Rossi in un comunicato stampa. “Un breve comizio in cerca di applausi mettendo migranti e stranieri nel mirino“.

A Pontida – continua Rossi – Fugatti ha mostrato le sue medaglie, citando provvedimenti anti-stranieri ma ha omesso di dire che ha finanziato per 250 mila euro l’arrivo di profughi siriani. Una bella cosa che però dice solo in Trentino per recuperare la frasi contro i profughi volontari nelle case di riposo. Va capito, pensate se dal palco di Pontida avesse detto per quanto ha speso per l’accoglienza“.

A rispondere a Rossi ci hanno pensato i Consiglieri provinciali leghisti Alessandro Savoi, Devid Moranduzzo e Denis Paoli. “Quello di Fugatti a Pontida è stato un grande intervento su autonomia, sul governo del Trentino e su Enzo Erminio Boso, storico leghista che ci ha lasciato all’inizio dell’anno” ha affermato Savoi.

Ugo Rossi – continua – non ha ancora capito che il 21 ottobre 2018 abbiamo vinto e che la sua Giunta è stata sconfessata dai trentini e si è sciolta come l’ultima neve di primavera poco dopo le elezioni. Ugo stai sereno“. “Ora governiamo noi e faremo il possibile e l’impossibile per mantenere fede alle promesse fatte in campagna elettorale“, conclude il Presidente della Lega Trentino.

Ancora una volta la sinistra trentina ha cercato di uscire sui giornali con dichiarazioni inesatte e realizzate solo per trovare visibilità da parte di chi legge” afferma invece Moranduzzo. “L’ex Presidente Rossi non sembra abbia ascoltato attentamente le dichiarazioni di Fugatti, che invece ha fatto un intervento da vero autonomista, venendo applaudito in quanto portatore di idee che non sono frutto di slogan ma di uno sviluppo ideologico nato nei decenni“.

Moranduzzo si scaglia poi anche contro Giorgio Tonini, che ha criticato l’orientamento “eccessivamente verso destra” dell’attuale Giunta: “Fugatti nei suoi discoris è fin troppo buono alla luce dei quanto dichiarato dagli amici di Tonini che certamente non amano la Giunta del cambiamento dopo che per troppi anni abbiamo assistito alla sedentarietà del governo trentino“.

Anche Denis Paoli ha stigmatizzato l’uscita di Rossi: “Non riuscendo a trattenere evidenti sentimenti d’invidia e nostalgia per il potere perduto, l’ex-Presidente Rossi ha criticato l’intervento di Fugatti a Pontida, definendolo asservito al salvinismo. La libertà di critica non va limitata, ma colpisce l’asprezza e la mancanza di fondamento delle parole di Rossi, dato che Fugatti non ha cercato “applausi” ma si è limitato a ricordare cosa sta facendo per i trentini“.

Allo stesso modo è falso – conitnua Paoli – che Fugatti sia intervenuto mettendo al centro della polemica migranti e stranieri. Semmai, si è soffermato sul tentativo di limitare il business dell’immigrazione“. “Aggiungo che dal Presidente Fugatti sono arrivare parole per altri versanti in cui il Trentino sta facendo passi avanti, come l’abbassamento delle rette dei nidi o il piano per la natalità“.

Sono state inoltre notevoli le parole sull’autonomia, che sta difendendo da persona libera prima che da politico o governatore. Tutto ciò a Rossi è sfuggito e ce ne faremo una ragione, ma la sua uscita è sintomo di poca lucidità analitica e di poco spirito critico” prosegue il Consigliere. “Auspico che il Consigliere del PATT possa rasserenarsi smettendola di alimentare polemiche senza fondamento“, conclude Paoli.