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Commissione affido minori. Li.si.po, Movimento Giustizia Sociale e Adiantum contro il nuovo Garante dei minori

Le recenti e fresche dichiarazioni rilasciate dal neo eletto Garante dei minori Dottor Fabio Biasi, procuratore ora in quiescienza del Tribunale dei Minori, hanno destato molto stupore per non dire sgomento all’interno dell’Associazione Amici della Polizia. La referente Gabriella Maffioletti ha infatti affermato che: “egli liquida la gravissima situazione in cui versano tanti genitori ed altrettanti minori in regime di allontanamento coatto come problematica “valutata con la massima attenzione”! Le Sue dichiarazioni fresche di nomina all’indomani della decisione politica di istituire una commissione di inchiesta i regionale,  sulla scorta dei fatti  occorsi a Bibbiano, danno un rimando alquanto preoccupante e discutibile per chi come Lui , ora è Organo importante di garanzia per i cittadini, con funzioni e prerogative che dovrebbero essere terze rispetto all’establishment costituito”.  

Ad avviso della Maffioletti il garante dei minori per antonomasia e per definizione deve essere autonomo ed indipendente dal potere politico e libero da ogni condizionamento. “Peccato però – afferma Maffioletti – che spesso così negli anni si sia dimostrato non sia. E’ evidente che il dubbio che il condizionamento politico giochi un ruolo determinante per porre figure apicali in posti apicali delle scelte decisionali e amministrative è legittimo e finanche logico considerate le dinamiche di ingaggio che avvengono in ogni latitudine e longitudine del nostro Paese ma soprattutto da noi”.

Li.si.po e Adiantum sono rimasti perplessi nel leggere tra le altre dichiarazioni del dott. Biasi che “in Trentino esiste una rete efficiente di servizi sociali e che la professionalità dei servizi è fuori discussione”. La gremita folla incitante e convinta che ha partecipato alla sfilata pacifica di sabato 14 settembre u.s. non rappresenta un chiaro segnale di tutt’altra realtà meno edulclorata e autocelebrata dall’attuale Organismo e rispetto delle loro rivendicazioni? Ad avviso delle due associazioni sarebbe stato forse più apprezzato dalla popolazione colpita da questi strazianti eventi giudiziari se nei suoi commenti avesse dichiarato che ogni attività ispettiva e di indagine è sempre opportuna dato le laute somme di denaro erogate per reggere/autoreggere il sistema di tutela minorile e dato che la funzione del Garante è quella di ascoltare tutti i cittadini ed i minori che si vogliano interfacciare con tale Organismo ma lo debbono poter fare sulla scorta del mandato di fiducia che sempre sottende il rapporto tra cittadini ed Istituzioni.

Dubbi in merito sono sorti anche da parte del Movimento Giustizia Sociale che hanno accusato il neo eletto Garante dei Minori di esser intervenuto non tenendo conto del fatto che lui sia una figura terza, a difesa dei cittadini e a difesa dei diritti dei minori.

“Il fatto che, Fabio Biasi, abbia risposto che i servizi sociali da noi funzionano lascia molti interrogativi e molti dubbi sulla sua terzietà, nel senso che come fa lui a dire che i servizi funzionano quando chiaramente le famiglie che hanno protestato ieri, che erano poche, perché molte hanno paura a scendere in piazza per le ritorsioni ma sopra tutto i casi che lui ben conosce perché alcuni anche hanno cercato udienza presso di lui quando era PM, dimostrano che qualcosa nel sistema non va”, si legge nella nota di Movimento Giustizia Sociale.