La delicata questione del doppio passaporto italiano-austriaco per i cittadini altoatesini, partita da una segnalazione di Alessandro Urzì, è finalmente arrivata in Parlamento. La deputata di Fratelli d’Italia Maria Cristina Caretta ha infatti presentato ieri un’interrogazione a risposta scritta diretta al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Attraverso l’interrogazione Di Maio dovrà esplicitare quali siano le iniziative che intende attuare per far fronte all’approvazione da parte del Nationalrat di un emendamento che riafferma la volontà di estendere ai tedeschi ed ai ladini dell’Alto Adige la cittadinanza austriaca. Il ministro Di Maio sarà anche chiamato a evidenziare se ritenga opportuno confermare la linea di fermezza tenuta dal precedente governo 5 Stelle – Lega che aveva bollato come irricevibile l’iniziativa unilaterale da parte dell’Austria non lasciando aperto alcun spiraglio ad eventuali trattative.
Come ribadito dal consigliere Urzì, preoccupa il fatto che il Ministro Di Maio, dopo l’ingresso nel governo del Partito democratico non abbia preso, in modo sospetto, nessuna posizione a riguardo. Come aveva già evidenziato Urzì questo silenzio potrebbe sottintendere ad un cambiamento di posizione rispetto al deciso altolà posto all’iniziativa di Vienna dal Governo Conte I e dall’allora Ministro degli Esteri Moavero Milanesi.
Attraverso l’interrogazione Maria Cristina Caretta ha ricordato come il Governo italiano che “aveva in precedenza manifestato a più riprese alle autorità austriache la ferma contrarietà dell’Italia all’iniziativa della doppia cittadinanza per le minoranze linguistiche dell’Alto Adige sin dal momento in cui è stata inserita nel programma dì governo dalla coalizione dei Popolari (OVP) dell’ex cancelliere Kurz e dei Liberal-nazionali dell’ex vice cancelliere Strache (FPO). Una posizione di contrarietà espressa più volte sia dal Presidente del Consiglio dei ministri Conte che dal ministro Moavero Milanesi. In occasione dell’incontro bilaterale svoltosi a Roma nel settembre 2018, il Presidente del Consiglio dei ministri aveva avuto modo di ribadire chiaramente al cancelliere Kurz la contrarietà al progetto. Sempre in settembre, il ministro Moavero Milanesi aveva inoltre declinato l’invito del Ministro degli esteri Kneissl per un incontro bilaterale a Vienna”.