Continuano le censure da parte di Facebook e degli altri account sotto l’egida di Mark Zuckerberg, che dopo aver censurato le pagine di Forza Nuova e CasaPound stavolta ha deciso di fermare anche il Blocco Studentesco.
“Nel recente periodo – si legge in in una nota della sezione trentina del Blocco – la maggior parte delle pagine social del movimento, compresi molti profili e account privati, sono stati chiusi senza alcuna giustificazione o straccio di informazione“. “Più di cento pagine locali con centinaia di migliaia di follower hanno chiuso i battenti di punto in bianco. Una vera e propria offensiva totale ad un movimento che da anni rappresenta liberamente gli studenti italiani all’interno delle scuole e che nell’ultimo anno si è confermato come primo movimento per numero di voti all’interno degli istituti della penisola“.
“Un attacco arrivato in un momento preciso della storia del nostro Paese: a pochi giorni dall’insediamento di un nuovo governo orientato politicamente a sinsitra che ha tra i suoi principali sostenitori l’élite globalista e progressista dell’Unione Europea per arrivare fino al colosso americano” sostiene il Blocco nel comunicato. “Un attacco in odore di vero e proprio colpo di Stato, orchestrato per mettere a tacere ogni forma di opposizione e libertà di pensiero“.
“Quest’azione di censura ha trovato naturalmente il plauso del segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, seguito dall’antifascismo militante che si è riscoperto custode di uno status quo che nell’ultimo anno aveva miseramente perso” continuano i ragazzi del movimento studentesco vicino a CasaPound.
“In Italia la democrazia è morta ufficialmente sotto i colpi di una multinazionale straniera. Il Blocco Studentesco vuole rispondere con un messaggio chiaro: la nostra libertà non sarà decisa da qualche nano nascosto dietro a un computer e nemmeno da un governo fantoccio di interessi stranieri e nemico della Nazione. La libertà, quella vera, si conquista per strada. Sarà lì che ci troveranno e vi promettiamo che dovranno sputare sangue per metterci a tacere” conclude la nota del movimento studentesco.