“Quattro cittadini stranieri in stato di ubriachezza, sono stati fermati dai colleghi delle volanti di Catania, in pieno centro, mentre tentavano di arrampicarsi su di una impalcatura. All’arrivo dei colleghi, due di questi hanno iniziato ad inveire con spintoni, calci e pugni al petto, ferendogli agenti che hanno avuto prognosi di 5 e 6 giorni. E’ l’aggressione numero 203”.
Con queste parole Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), è intervenuto per denunciare l’ennesima aggressione perpetrata ai danni delle Forze dell’Ordine.
Paoloni ha poi proseguito dichiarando come i soggetti arrestati, sia durante il tragitto che una volta giunti in questura, abbiano dato prova di pericolosità distruggendo (a calci) il monitor di un computer e provocando numerosi disagi. Nonostante queste evidenti prove il PM di turno ha comunque disposto l’immediata liberazione per i quattro.
“Passa il messaggio che chi colpisce poliziotti a calci e pugni, li minaccia e crea scompiglio in Questura, non va in carcere. Tra l’altro è da tempo che a Catania denunciamo la mancanza di una idonea saletta fermati. Se questa ci fosse stata, il soggetto sarebbe stato posto al suo interno, a debita distanza dai colleghi, senza creare scompiglio mentre questi erano impegnati nella compilazione degli atti. Non solo arresti faticosi come questo, conditi da calci e pugni, risultano vani con l’immediata scarcerazione, non abbiamo neanche mezzi e strutture idonee per svolgere al meglio il nostro servizio” ha poi concluso Stefano Paoloni.