Il PATT – Partito Autonomista Trentino Tirolese – ha presentato una mozione, firmata anche da diversi esponenti della maggioranza, per impegnare la Giunta Fugatti ad esprimere solidarietà e chiedere maggiore autonomia per la Catalogna.
“Le provincie autonome di Trento e Bolzano – scrive il Gruppo consiliare in un comunicato stampa – dispongono di forme e condizioni particolari di Autonomia. Siamo quindi particolarmente sensibili e attenti alle istanze autonomistiche che le realtà territoriali europee perseguono e rivendicano in base a motivi storici, culturali, etnici e linguistici, manifestando la volontà di assumersi con coraggio le responsabilità delle proprie scelte“.
“Stiamo seguendo con apprensione e particolare attenzione i fatti correnti in Catalogna” afferma il PATT. “Vogliamo innanzitutto esprimere il senso di solidarietà umana e politica al popolo catalano e alle sue istituzioni. L’anelito di Autonomia del popolo catalano, che sembrava essersi realizzato nel 2006 attraverso lo Statuto approvato dal Parlamento, è stato totalmente disatteso dal governo nazionale di allora, che impugnò la legge statutaria“.
“Il successivo approccio nazionalista – continua il comunicato – ha alimentato e provocato la deriva secessionista, che ha portato poi al referendum per l’indipendenza del 2017, agli arresti e ai fatti di questi giorni. Senza pretendere di inserirci in vicende complesse, crediamo sia però utile e opportuno portare la nostra testimonianza, sottolineando da un lato le buone ragioni del regionalismo differenziato e dall’altro la necessità e l’importanza di rivendicare le istanze autonomistiche entro confini stabiliti dalle procedure costituzionali“.
“La storia della nostra autonomia rende infatti evidente come la responsabilità delle scelte, se esercitata con coraggio, apertura, lungimiranza e intelligenza possa essere uno straordinario strumento di convivenza pacifica e di positivo sviluppo socio-economico. L’autonomia va rivendicata ed esercitata in maniera aperta e dialogica con lo Stato nazionale e l’Unione europea” sostiene il PATT. “La nostra esperienza ci insegna inoltre che le buone ragioni delle autonomie non prescindono dal rispetto dello stato di diritto, dalla negoziazione e dai principi costituzionali“.
“Solo se perfettamente espresse, le istanze autonomistiche possono rappresentare un valore aggiunto e un baluardo a difesa della democrazia. Il nostro auspicio è che in Spagna e in Catalogna ci sia ancora la possibilità per aprire un dialogo e un confronto costruttivo tra governo nazionale e governo catalano, in un’ottica di rispetto e comprensione delle reciproche posizioni e di valorizzazione delle diverse istanze” continua il comunicato. “Sarebbe inoltre auspicabile, alla luce delle nuove dinamiche sociali, politiche ed economiche, che si aprisse a livello nazionale ed europeo una seria riflessione sul futuro degli enti territoriali e sull’opportunità di rilanciare il valore del regionalismo all’interno del contesto internazionale“.
“In questo caso – spiega il PATT – è necessario e urgente che le istituzioni europee affrontino la questione catalana che non può essere relegata a un semplice fatto interno. La Catalogna è Europa. La via è maggiore Autonomia per la Catalogna. Il Consiglio della Provincia autonoma di Trento impegna la Giunta ad esprimere formalmente la solidarietà del Trentino alle istituzioni e al popolo catalano e il sostegno in tutte le sedi, in particolare europee, per le giuste richieste di maggiore Autonomia della Catalogna. Inoltre, si impegna la Giunta ad esprimere formalmente al governo spagnolo l’auspicio che si provveda urgentemente ad aprire un dialogo con le istituzioni catalane per definire e condividere un percorso che crei maggiore autonomia per la Catalogna, nel quadro di una collaborazione leale e positiva fra lo Stato centrale spagnolo e la Comunità autonoma“.
A firmare tale documento sono stati i Consiglieri del PATT Ugo Rossi, Michele Dallapiccola, Paola Demagri e Lorenzo Ossanna, i Consiglieri del PD Giorgio Tonini e Alessio Manica, Filippo Degasperi (M5S), Pietro De Godenz (UpT), Luca Guglielmi (Fassa), Giorgio Leonardi (FI), Claudio Cia (Agire), Vanessa Masè (La Civica), Paolo Ghezzi (Futura) e Mario Tonina (Progetto Trentino).