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Caso Biloslavo. UDU accusa i neofascisti, Lega Giovani: “Fuori i brigatisti da UniTn”

La vicenda legata agli scontri avvenuti in occasione della conferenza di Fausto Biloslavo all‘Università di Trento, continua a interessare l’opinione pubblica e mediatica trentina. Questa volta a voler esprimere la loro opinione sono stati gli studenti di Udu, che hanno affidato i loro pensieri ad una nota ufficiale.

Ieri davanti a Sociologia un gruppo di neofascisti riconducibili agli ambienti dell’estrema destra trentina e veronese si è schierato su un lato di Via Verdi. Erano muniti di ombrelli appuntiti, tubi in PVC, bottiglie di vetro. Hanno cercato di incatenare le tre porte d’ingresso, per impedire la fuga di chi si trovava davanti al Dipartimento e al primo segnale di tensione hanno caricato, ferendo due persone al volto. Un’aggressione squadrista in piena regola” hanno tuonato i membri di UDU.

Proseguendo gli studenti di UDU hanno evidenziato come i contestatori, molti dei quali assolutamente estranei alla vita accademica, hanno rifiutato qualsiasi tipo di dialogo macchiandosi anche di aggressione nei confronti del Rettore Paolo Collini e il Direttore Generale Pellacani.

Ieri a Sociologia è successo tutto questo. Noi lo condanniamo: la violenza non ci appartiene e non appartiene alla comunità accademica, una comunità fondata sul dibattito. Ma non possiamo soprattutto accettare che dei neofascisti, quelli veri, carichino impunemente degli studenti universitari di fronte al nostro Dipartimento” hanno poi concluso gli studenti di UDU.

Anche Marco Leonardelli, coordinatore e per l’occasione portavoce dei Giovani di Lega Trentino, è tornato sui drammatici fatti di ieri sera dichiarando che nel pomeriggio di ieri aveva svolto attività di volantinaggio per riunirsi poi verso sera davanti alla facoltà di sociologia insieme ad altri studenti vicini al centrodestra, chiarendo come la sua attività propagandistica sia stata assolutamente pacifica.

Siamo, pertanto, completamente estranei agli atti di disordine avvenuti in seguito. Faccio riferimento, in particolare, agli scontri avvenuti sul posto tra alcuni studenti di sociologia ed un gruppo di persone a noi sconosciuto. Come gruppo giovani condanniamo quindi convintamente ogni atto violento proveniente da entrambe le parti. Voglio invece ringraziare gli agenti delle Forze dell’Ordine che, come spesso accade in queste circostanze, hanno dovuto gestire repentini disordini e feroci reazioni. Sono però amareggiato perché più di qualcuno di noi è stato offeso e minacciato, anche pesantemente, con auguri di morte ed insulti personali, assistendo al dibattito in corso, ma voglio ribadire che questi comportamenti non ci scoraggiano e rimaniamo sempre col sorriso sulle labbra. Non capisco come sia possibile che a questi miei quasi coetanei, che si ergono a paladini supremi della democrazia, sia permesso compiere azioni irrispettose e degradanti come quella di sputare addosso alle persone, insultarle, arrivando persino a lanciare ombrelli e sfondare porte. Il mio invito è pertanto rivolto a quegli studenti che non si riconoscono in questi gruppi di facinorosi nel far sentire la loro voce e dire: ‘Fuori i Brigatisti da UniTN’” ha successivamente chiarito Leonardelli.

Marco Leonardelli, a nome suo e di tutto il gruppo di Lega Giovani Trentino, ha poi ringraziato Fausto Biloslavo e gli organizzatori della conferenza per essersi prodigati affinché la conferenza fosse portata a termine, aggiungendo come siano stati accusati ingiustamente di essere fascisti e di non accettare la libertà di opinione altrui, ribadendo la loro estraneità ai disordini.

Secolo Trentino