Home » Adolescenti e Social Network. Codacons lancia l’allarme: “I giovani italiani sono troppo connessi”
Attualità Società

Adolescenti e Social Network. Codacons lancia l’allarme: “I giovani italiani sono troppo connessi”

“I giovani italiani sono troppo connessi e l’uso eccessivo di web e social network determina disturbi comportamentali e psico-fisici negli adolescenti, fino a sfociare in una vera e propria dipendenza”.

Questo è quanto annuncia il Codacons, lanciando l’allarme sulle criticità legate all’abuso e all’uso errato di social network e internet.

“Gli ultimi dati disponibili ci dicono che l’83% dei giovani italiani al di sotto dei 24 anni (3,6 milioni di individui) trascorre in media ogni giorno circa 4 ore online. La maggior parte delle connessioni (pari a 3 ore e 52 minuti) avviene da smartphone, e più bassa è l’età più aumenta l’esigenza di restare collegati: il 51% dei ragazzi tra i 15 e i 20 anni ha difficoltà a prendersi una pausa da web e social e controlla lo smartphone in media 75 volte al giorno; il 7% dei giovani lo fa addirittura fino a 110 volte al giorno” prosegue Codacons.

Secondo il Codacons tra le categorie più a rischio vi sarebbero sopratutto gli adolescenti, considerato anche la recente ricerca made in U.S.A. che ha evidenziato come, nella fascia d’età 12-15, la sovraesposizione a social e internet ha acuito i casi di disturbi psico-fisici, squilibri nel sonno e nell’alimentazione, comportamenti asociali, sino ad arrivare a gravi casi di dipendenza da social network.

“Proprio per denunciare tale nuovo fenomeno il Codacons ha realizzato per il 2020 un apposito calendario dal titolo “Si selfie chi può”, dove attraverso 12 scatti provocatori e volutamente disturbanti, firmati dalla nota fotografa Tiziana Luxardo, l’associazione analizza le manifestazioni negative di social network, web e nuove tecnologie di comunicazione, tra cyberbullismo, haters, odio e violenza, mercificazione dell’immagine della donna e influencer che arrivano ad utilizzare i propri figli per pubblicizzare prodotti commerciali” ha infine concluso il Codacons.