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Dalzocchio contro Ghezzi: “ossessionato da nazismo, dimentica veri problemi dei trentini”

A seguito delle dure accuse rivolte dal Consigliere di Futura 2018 Paolo Ghezzi alla Lega Salvini Trentino e al Presidente Fugatti circa le delicate questioni relative alle case Itea e a Cinformi, Mara Dalzocchio, Consigliere provinciale e Capogruppo di Lega Salvini Trentino ha voluto replicare a tali dichiarazioni e fare chiarezza sulla vicenda.

Nelle scorse ore Ghezzi, insieme alla collega Lucia Coppola, aveva accusato, con una nota, Fugatti e la Lega di aver strumentalizzato, per fini di campagna elettorale, la questione del Cinformi, abbandonando di fatto la popolazione trentina a loro stessa. Discorso simile anche per le case Itea, con i due consiglieri che hanno rincarato affermando come la Lega abbia penalizzato un’intera famiglia, cacciandola da una casa Itea, per il comportamento (criminoso) di uno solo dei suoi componenti.

Non solo, il Consigliere Ghezzi ,non pago, si è sfogato sul suo profilo personale Facebook affermando come sfrattare una famiglia per il comportamento di un suo membro sia paragonabile a “imprigionare senza processo i parenti dei condannati per motivi politici” come accadeva durante il periodo nazista e fascista.

Mara Dalzocchio non è rimasta insensibile a tali gravi accuse e, attraverso una nota, ha dapprima chiarito come il paragone con il fascismo e il nazismo sia assolutamente fuori luogo poi, ha aggiunto: “si tratta nei fatti dell’ennesima conferma dell’ossessione che il collega ha per il fascismo e il nazismo, discostandosi dalla realtà e dai veri problemi che hanno i trentini. Voglio anche ricordare che il patrimonio immobiliare di ITEA è stato costruito con i soldi dei trentini per aiutare le famiglie in difficoltà e dovrebbe puntare anche ad aiutare i padri e le madri separate che hanno problemi economici e che hanno bisogno di trovare case e la maggior parte a oggi deve andare sul mercato libero”.

La Capogruppo della Lega Salvini Trentino ha poi ricordato come la manovra di bilancio si basi anche sul presupposto che chi usufruisce delle agevolazioni provinciali rispetti le regole che sono alla base del rispetto sociale.

“Al contempo, non posso fare a meno di dire che in merito al Cinformi sia giusta una riforma, affinché sia uno sportello dove tutti cittadini possono rivolgersi per trovare risposte senza doversela cavare correndo tra uffici non coordinati tra loro. Nei fatti parliamo di una manovra di Buonsenso, che non si lascia intimorire da quel fascismo rosso dilagante – che spero Ghezzi condanni – irrispettoso di chi non la pensa come loro e impegnato ad usare mezzi anche violenti pur di imporre la loro visione di società” ha poi concluso Mara Dalzocchio.