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Dopo le polemiche, la Segre ora è pronta a guidare la “Commissione anti-odio”

Dopo le numerose polemiche sorte intorno alla sua figura la Senatrice Liliana Segre è tornata a parlare, attraverso un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, della Commissione Anti-Odio e del ruolo che avrà all’interno della stessa commissione.

L’intervista che ha toccato diversi punti, dal suo passato nei lager alle recenti minacce e offese ricevute, ha mostrato una Segre pronta ad assumere la presidenza della Commissione anti-odio, con la stessa che ha dichiarato: “se me la propongono, sono dell’idea di dire sì. Sono stata in dubbio e certo il calendario degli anni non va indietro. Ma io credo in questa Commissione, dunque spero di reggere”.

Un’altro passo particolarmente significativo dell’intervista ha visto Liliana Segre parlare degli obiettivi che la Commissione si prefigge: “la Commissione che ho proposto non può giudicare né censurare nessuno e non può cambiare le leggi. Si tratta di studiare un fenomeno, di avanzare proposte su un problema per cui tutti, anche gli esponenti dell’opposizione quando parlano a telecamere spente, si dichiarano allarmati. L’odio in rete dilaga. La convinzione di agire in una zona franca e nell’anonimato sta producendo un imbarbarimento, una sorta di bullismo su larga scala, che le leggi esistenti non riescono a contenere“.

Liliana Segre, nonostante abbia dichiarato a più riprese di essere stanca e di aver considerato l’ipotesi di “abbandonare il campo”, attraverso questa intervista ha mostrato di avere ancora la forza necessaria, a 90 anni, di esporsii e candidarsi a guidare una Commissione che avrà il compito di vigilare sulle minacce, sull’odio e sulla violenza che ultimamente non hanno colpito solamente lei, ma anche altre personalità di spicco della politica italiana come Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

(Fonte: Corriere della Sera)