Il lavoro è fondamentale per tutti. Anche le regole sono importanti. Ieri pomeriggio si è avuto il primo responso riguardo la vicenda APT, Comune di Trento ed Everness. La prima parte di pronunciamento del TAR di Trento, che abbiamo riportato ieri, riguardava il rigetto della richiesta di ricorso per la sospensiva di affidamento della gestione dei Mercatini di Natale alla APT, come presentato dal noto artista Agostino Carollo, che ieri ha commentato così la situazione: “Sono fiducioso nel proseguo del mio ricorso, che è diviso in due parti – infatti una parte riguarda la sospensiva e una l’occupazione del suolo pubblico e l’affidamento da parte del Comune di Trento – anche l’Assessore ha ammesso che hanno pasticciato” e ci si chiede quando e dove e quante volte il Comune di Trento abbia pasticciato.
“Il mio ricorso si divide in due parti e una ipotesi di passaggio a metà consentirebbe un confronto tra le due realtà di APT e di EVERNESS!” insomma la speranza di Carollo è che la coincidenza della pronunciazione del 12 dicembre, che cade in Santa Lucia, possa aprire uno spiraglio per una iniziativa, la sua, in buona fede, mirata a far valere le condizioni dei privati e dei cittadini che devono seguire le regole imposte dal Comune e dall’Ente pubblico, ma a cui poi lo stesso Ente pubblico non si presta.
Carollo spera quindi che la sua posizione, che rispecchia quella di ogni cittadino che volesse prendersi incarico di un Festival o di una Manifestazione importante, sia considerata legittima e che quindi la seconda parte del ricorso possa chiudersi in suo favore.
Risulta infatti simpatico provare a vedere se, di fronte alle multe e alle procedure di riscossione i privati da domani potessero rispondere come ha fatto l’Assessore Stanchina, cioè dicendo che “ABBIAMO PASTICCIATO”. Insomma al momento la prima parte di pronunciazione del TAR dimostra che nel Comune di Trento, per non prendere una multa, da oggi, è sufficiente chiedere scusa e dire che abbiamo pasticciato.
“Ho l’appoggio, morale e anche concreto, da parte delle attività che partecipano” ha detto Carollo.
A caldo è anche vero che – nonostante (non si sa perché) sulle stringhe si legga che il Mercatino di Natale è salvo (neanche se Carollo fosse un mostro) lo sarebbe stato comunque, essendo in corso d’opera, essendoci in ballo 15 milioni di euro – moltissimi dei commenti delle imprese sono in sfavore dell’ente pubblico e tendenzialmente si respira una sensazione di cappa. Questo business infatti sembra essere bloccato alla dimensione ProLoco e APT e concretamente se si guarda a quanto succede invece nelle città più moderne c’è un impegno maggiore da parte delle imprese private, perché si tratta di mercato e non di puro volontariato.
Questo fa pensare che per le prossime edizioni le idee dovranno essere messe insieme, perché non è comunque accettabile che su un evento dettato da data rossa sul calendario ci sia il monopolio da parte di una sola parte, qualunque essa sia.
L’idea infatti è che a Trento, APT e Comune che dovrebbero gestire in concreto le cose che non rendono, cioè luminarie, addobbi e attrezzatura, si siano dedicate a quello che è più semplice da fare, cioè mettere insieme eventi e aziende nelle casette, tralasciando quello che invece sarebbe il compito principale, cioè abbellire la città. La sensazione è effettivamente che il solo interesse sia fare soldi, perché messo mano al malloppo non lo mollano più. Al contrario latitano le cose più difficili e costose, cioè quelle che non rendono un euro ma che sono indispensabili .. per quelle si chiede che le aziende private e i gestori partecipino con le quote. Alla prossima insomma.. e senza pasticciare.
A cura di Martina Cecco