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Altro che sequestro di persona, Salvini scagionato. La sentenza: “Ong sbarchino con migranti nei loro Paesi”

“Mentre i media non fanno altro che parlare della nuova Commissione Von Der Leyen, oggi si scopre che Salvini AVEVA RAGIONE sui migranti e le Ong!! Secondo la sentenza: le Ong devono sbarcare nel paese di cui portano la bandiera”.

Con queste parole, con un tweet sul suo profilo ufficiale twitter, è intervenuto l’europarlamentare del carroccio Angelo Ciocca, a poche ore dalla sentenza del tribunale dei ministri che ha assolto – definitivamente – Matteo Salvini dalle accuse di omissione di atti d’ufficio e abuso d’ufficio mosse quando ancora ricopriva l’incarico di ministro dell’Interno, per aver negato lo sbarco ai 65 migranti a bordo della nave tedesca Alan Kurdi, Ong della Sea Eye.

Secondo la sentenza, “lo Stato di primo contatto non può che identificarsi in quello della nave che ha provveduto al salvataggio” e dunque della bandiera di riferimento della nave. Le motivazioni, riportate dal Corriere della Sera e rilanciate da altri media, stabiliscono di conseguenza che “se una nave che raccoglie i naufraghi batte ad esempio bandiera tedesca, è alla Germania che deve rivolgersi per ottenere l’approdo”.

Certo, ciò non elude comunque la possibilità di individuare un “porto sicuro”, ma, secondo la stessa sentenza, “l’assenza di norme di portata precettiva chiara applicabili alla vicenda non consente di individuare, con riferimento all’ipotizzato, indebito rifiuto di indicazione del Pos (Place of safety)“, e dunque “precisi obblighi di legge violati dagli indagati“, e di conseguenza “di ricondurre i loro comportamenti a fattispecie di rilevanza penale”.

Assolto dunque l’ex ministro dell’Interno Salvini. Nessuna accusa può essergli mossa.