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Pensieri in Libertà

Attenzione a sottovalutare il fenomeno delle sardine

Sottovalutare il fenomeno delle sardine, così come quello dei gretini è un errore che la destra non può permettersi. Lo fece anche con il 68 e gli effetti di quella scelta li subiamo ancora adesso. 

Chiariamoci, schierarsi contro il 68 fu la scelta giusta e la scelta giusta fu quella di Almirante, Caradonna e Fanfani, , così come giusta è la scelta di schierarsi contro il gretinismo e le sardine, così come è evidente che Greta e le Sardine faranno soltanto danni elettorali al centrosinistra, così come il 68 e il 77 fecero solo danni elettorali al Pci. 

Questo non significa che sottovalutare il fenomeno sia giusto, come per il 68 del movimento studentesco si corre il rischio di non comprendere che questo movimento non nasce ex abrupto ma è il figlio della temperie dei tempi e rischia di esserne il motore. 

Cosa chiedono sardine, gretini, carolisti? Chiedono di cancellare le Nazioni e le tradizioni, di uccidere ogni radicamento di assolutizzare diritti civili e diritti umani… 

Insomma c’è un filo rosso che unisce queste masse con la narrazione dominante del main stram, ve la ricordate Carola in Tv qualche mese fa? “Davanti al mondo che crolla, continuare ad occuparsi di politica nazionale è un errore”, stesse cose diceva Greta all’Onu e il mondo era concentrato sulle parole della ragazzina tanto da non accorgersi che Orban dichiarava guerra ai Curdi. “Basta confini, basta odio, basta interesse nazionale, lotta all’inquinamento etc..” gridano le Salvine mentre cantano Bella Ciao. 

Insomma una presa “popolare” della coscienza della grande stampa, anni di lavaggio del cervello hanno prodotto una generazione che dice questo. 

È una minoranza ma è una minoranza attiva e ben pompata, socialmente pericolosa anche per gli anni a venire perché rischia di creare una coscienza collettiva contro la quale sarà difficile anche per la destra vincente di creare politiche avverse e non basterà la sana reazione, così come non bastò la reazione moderata e di destra contro il 68, i cui nefasti effetti si vedono ancora adesso. 

Noi vinceremo le elezioni quando si faranno, le vinceremo anche grazie a sardine e gretini ma se non saremo in grado di costruire una narrazione diversa e non soltanto reazionaria non riusciremo ad incidere veramente nella realtà. 

Nel 68 e negli anni a venire, la sinistra perse tutte le elezioni, vinsero le elezioni quelli che erano contro divorzio, aborto, università di massa etc…ma il risultato fu che divorzio, aborto ed università di massa furono introdotti lo stesso e oggi nessuno si mette in testa di contrastarli perché sono considerate conquiste irrinunciabili. 

Attenzione a sottovalutare un fenomeno costruito dal grande capitale, pompato dai media e coccolato dagli intellettuali, non serve loro a vincere le elezioni ma rischia di trasformare la società in modo irreversibile anche se dovesse perdere elettoralmente.