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Partita di pallavolo il giorno di Natale. Giocatore scrive al papa per chiedere spostamento gara contro ITAS

Partita di pallavolo il giorno di Natale, parla il giocatore che ha scritto al Papa: “Quest’anno sono padre, il sapermi lontano da mia figlia mi ha spinto a scrivere questa lettera al Pontefice. Se avessimo giocato in casa sarebbe stato diverso, perché sarei stato con la mia famiglia la notte di Natale e sarei potuto andare alla messa di mezzanotte. La mia solidarietà va a tutte le persone che lavoreranno il giorno 25”

Il 25 dicembre è in programma la sfida di SuperLega di Pallavolo tra Itas TrentinoeConsar Ravenna. Il palleggiatore della squadra romagnola Davide Saitta si è reso protagonista di un estremo tentativo di ottenere lo spostamento della gara: lo ha fatto scrivendo direttamente a Papa Francesco, in una lettera pubblicata sul quotidiano Avvenire. Davide Saitta è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

“In passato abbiamo giocato anche a Pasqua e Santo Stefano –ha affermato Saitta-. Noi che siamo uno sport dilettantistico, anche se lo facciamo a tempo pieno, da 14 anni a questa parte giochiamo il 26 dicembre quindi il 25 lo si passa spesso in pullman. Quest’anno Trento-Ravenna sarà l’unica gara che verrà giocata il 25 dicembre. Al grido di protesta di molti addetti ai lavori, tutte le partite sono state rimesse il 26 ad eccezione della nostra. Il che vuol dire che il 24 pomeriggio partiremo per Trento e saremo in albergo la vigilia di Natale, per garantire questo spettacolo il 25 dicembre. Quest’anno sono padre, il sapermi lontano da mia figlia anche se lei non si ricorderà nulla di questo Natale, mi ha spinto a scrivere questa lettera al Papa nella speranza che si possa muovere qualcosa. A volte purtroppo i giornali manipolano le parole, è stato scritto che non voglio giocare a Natale. Se avessimo giocato in casa sarebbe stato diverso, perché sarei stato con la mia famiglia la notte di Natale e sarei potuto andare alla messa di mezzanotte. Non ne faccio una colpa enorme alla Lega perché il calendario è estremamente compresso per gli impegni internazionali. La mia solidarietà va a tutte le persone che lavoreranno il giorno 25. La mia non è una volontà di fare polemica, è una richiesta personale”.

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