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Casapound batte Facebook. Tribunale dispone riattivazione pagina social

E’ dallo scorso 9 settembre che la pagina ufficiale Facebook di Casapound e quelle di alcuni suoi esponenti sono state oscurate a causa della continua promozione (secondo il social) di post (e più in generale di ideologie) incitanti all’odio, alla discriminazione razziale e sessualeavrebbero violato la policy del social network di Mark Zuckerberg.

Dopo più di due mesi di blocco forzato, la pagina di Casapound potrà presto tornare ad essere attiva. Questo è quanto è stato deciso dal Tribunale Civile di Roma che ha accolto “totalmente” il ricorso presentato da Casapound, giudicando la cancellazione della pagina “illegittima” e obbligando, contestualmente, Facebook a riattivarla.

Nello specifico, il Tribunale Civile di Roma ha così sentenziato: “Il Tribunale di Roma, in composizione monocratica, visto l’art. 700 c.p.c.: – accoglie il ricorso e, per l’effetto, ordina a FACEBOOK IRELAND LIMITED l’immediata riattivazione della pagina dell’Associazione di Promozione Sociale CasaPound Italia all’indirizzo https://www.facebook.com/casapounditalia/ e del profilo personale di Davide Di Stefano, quale amministratore della pagina”

In aggiunta il Giudice Stefania Garrisi ha disposto che il social network paghi le spese processuali di Casapound (stimate in circa 15.000 euro), aggiungendo come Facebook dovrà pagare una penale di 800 euro al giorno fino a che non riattiverà la pagina bloccata illegittimamente.

Gianluca Iannone, noto esponente di Casapound, non ha trattenuto la propria soddisfazione per l’esito della vicenda e attraverso una nota ha dichiarato: “Oggi è una bella giornata, abbiamo vinto   e portiamo a casa una sentenza importante che dimostra come il   tribunale politico messo su contro di noi non avesse motivo di esistere. Il tribunale civile ha riconosciuto le nostre ragioni e ora tutte le nostre pagine andranno riattivate altrimenti ci sarà una multa di 800   euro per ogni giorno di mancata riattivazione. E’ una vittoria importante perché si era trattato di una chiusura pretestuosa nei confronti di un Movimento che ha rappresentanti eletti nei consigli comunali con il simbolo della tartaruga frecciata. Questa è una vittoria di Casapound e di tutto un mondo politico non allineato”.