Pomeriggio infuocato in Consiglio provinciale dove si il tutto si è caratterizzato dallo scontro in merito all’articolo 15 della manovra di bilancio provinciale. Lo scontro più acceso è stato tra il Consigliere di Futura Paolo Ghezzi e la Consigliera Mara Dalzocchio, scontro che ha visto coinvolto anche il Consigliere Alex Marini. Il Consigliere Ghezzi ha aperto il suo intervento affermando che Fugatti ha proposto un emendamento “attenuativo” della norma quasi più aberrante della stessa, ha aggiunto il consigliere di Futura: se da una parte la modifica mostrava il volto buono del presidente prevedendo un addolcimento della misura di allontanamento nei casi in cui nel nucleo ci fosse stato un soggetto disabile ai fini della legge 104, dall’altro estendeva al presidente della Giunta il potere di grazia attualmente in capo solo al presidente della Repubblica perché prevedeva che caso per caso la Giunta valutasse l’eventuale deroga al provvedimento di espulsione del nucleo dall’alloggio Itea.
Ghezzi ha aggiunto che questo va contro la norma aurea della democrazia, perché l’estensione della responsabilità individuale e penale individuale ai componenti della famiglia è un tipico istituto dei regimi dove non c’è la libertà e non c’è la democrazia, dei regimi fascisti degli anni ‘40 del secolo scorso. L’articolo 15 non è a suo avviso emendabile, perché è inaccettabile e insopportabile per i principi stessi della Carta costituzionale della responsabilità individuale del comportamento penale e del fine sociale e rieducativo della pena. Preoccupazione della Giunta dovrebbe essere che perfino i condannati diventino migliori, non che a pagare siano anche i loro famigliari.
Il Consigliere Dalzocchio ha replicato all’esponente di Futura che tale misura è prevista per la condanna definitiva che riguarda reati gravi, quali per esempio la pornografia minorile, violenza o reati come la riduzione in schiavitù. Situazioni che comunque vedono le vittime, di solito famigliari, difese comunque dalla norma. “Ritengo che per reati gravi sia necessario procedere a delle soluzioni valide”, ha concluso Dalzocchio.
Alex Marini (5 Stelle) ha definito questo articolo “ipocrita”, così come è stato ipocrita aver respinto il suo emendamento sull’Osservatorio sulla criminalità organizzata. Il consigliere 5 Stelle ha poi citato l’ordine del giorno, approvato, che proponeva l’istituzione dell’Osservatorio da incardinare presso l’assemblea legislativa entro il dicembre 2019. E’ ipocrita aver bocciato un emendamento che impegnava a tradurre un ordine del giorno, senza alcuna motivazione. Non mi sembra che il problema sia quello della criminalità nelle case Itea. L’emendamento in questione è ipocrita.