Continua la fase di strutturazione movimentistica delle Sardine, che adesso devono integrare anche i punti “programmatici” disposti dalle Sardine Nere, ovvero il gruppo di Sardine composto principalmente da figli di migranti.
Abdel El Mir, 29enne di origine marocchina e dottorando all’Università di Napoli, è uno dei portavoce di questa fazione. Questa mattina è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus delineando alcune delle richieste delle “Sardine Nere”: “Non basta dire di voler combattere l’odio, servono anche azioni concrete. Vogliamo l’abolizione dei decreti sicurezza e una legge seria per quanto riguarda la cittadinanza“.
“All’interno delle Sardine non ho alcun ruolo, le Sardine Nere nascono per dare la parola a chi non ha ancora voce” dichiara Abdel. “Nelle piazze delle Sardine si parla di combattere l’odio, non di come farlo. Noi abbiamo delle richieste: l’abolizione dei decreti sicurezza e una legge seria sulla cittadinanza. Si devono combattere le cause che hanno generato l’odio, non basta dire di volerlo combattere, non è una questione di solo linguaggio“.
“Quando siamo arrivati a Roma per interloquire con le Sardine – racconta Abdel – non è stato facile perché i coordinatori non riuscivano a darci una risposta unica, abbiamo dovuto parlare con più persone“. Poi il leader delle Sardine Nere respinge le accuse sulla criminalità legata all’immigrazione: “Condannare le persone a vivere nella clandestinità vuol dire condannarle a un mondo di illegalità. Se invece permettiamo alle persone di vivere e lavorare con dignità, ridurremo anche questo problema. Su questo punto, non vedo differenze tra il Governo Conte II e quando c’era Salvini“.
“Da diversi anni sono impegnato a difesa degli immigrati sul territorio. Il nostro non vuole essere un programma politico da partito, le nostre sono idee che pensiamo possano andare anche in molte piazze delle Sardine. Per questo, come Sardine Nere, abbiamo reputato opportuno iniziare a portare quei contenuti, perché ancora non li avevamo sentiti” sostiene Abdel.
“A Napoli, alla prima assemblea delle Sardine, ci fu detto che non potevamo parlare perché gli interventi erano chiusi e potevano parlare solo gli organizzatori. In quel momento abbiamo deciso di creare le Sardine Nere” racconta il portavoce, che poi in conclusione critica anche le politiche estere della Farnesina: “Crediamo fortemente che la Libia non possa essere considerata uno Stato sicuro, ma l’Italia continua a firmare accordi con la Guardia costiera libica. Se vogliamo dare un segnale forte, bisogna dare anche un segnale di discontinuità“.