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Politica locale

Maschio (M5S): “Sulle separazioni ha ragione la Segnana”

Il Disegno di Legge della Provincia Autonoma di Trento firmato da Stefania Segnana e avente come oggetto gli “Interventi di sostegno dei coniugi separati o divorziati in difficoltà” è subito diventato oggetto di discussione politica.

Se le sinistre hanno ampiamente osteggiato il Disegno, il Consigliere comunale di Trento del Movimento 5 Stelle Andrea Maschio è invece intervenuto a sostegno dell’Assessore provinciale alle Politiche Sociali: “Sulla questione sostegno alle separazioni e ai divorzi, i Verdi e il PD non riescono proprio a provare rispetto di genere e devono per forza sottolineare le differenze tra un genitore e l’altro“.

Maschio si riferisce al commento che ha fatto al Disegno di Legge Lucia Coppola, Consigliera provinciale della lista locale Futura, che ha sottolineato come non siano solo i padri separati o divorziati a dover fronteggiare situazioni critiche, ma anche le madri. “La Coppola ritiene di dover interpretare a suo piacimento e vantaggio ciò che non è. Al di là dell’aver detto una banalità evidente a tutti, dovrebbe piuttosto spiegare cosa c’entri questa sua obiezione con un Disegno di Legge che non parla di madri o padri ma di coniugi. Perché anche quando un DDL riesce a essere equilibrato si deve vedere il marcio e l’opportunismo? Forse perché proprio lei fa uso di opportunismo” ha commentato Maschio.

Bisogna smettere di voler essere di parte e rispettare le famiglie che vivono questo dramma – continua Maschio – rispettando figli, madri e padri. Nel DDL non si fa menzione neanche una volta di padri o madri, ma sempre e solo di coniugi separati o divorziati. Si fa addirittura riferimento ai genitori parlando di “esercizio di ruolo materno o paterno, per cui non c’è alcuna disparità di trattamento“.

La Coppola, prima di parlare e dire cose inesatte, dovrebbe leggere il DDL. Dalle sue parole, sembra quasi che non lo abbia fatto” attacca il Consigliere pentastellato, che rilancia: “Se ritiene che il DDL possa favorire solo i padri vuol dire che lei ritiene che tra i coniugi separati siano i padri a essere più svantaggiati!“.

Spesso – conclude Maschio – mi si vuole insegnare come si fa il buon politico e lo accetto. Ma io pensavo che fosse necessario valutare, oltre al proprio operato, anche quello degli altri e qualora venisse proposto qualcosa di serio e utile si dovesse lavorare per portarlo a termine. Invece vedo che chi ha tanto reclamato rispetto in fase governativa ora che è all’opposizione non perde occasione di attaccare l’avversario anche quando fa qualcosa di buono. E che tocchi a me difendere la Segnana mi indispettisce non poco“.