110 equipaggi hanno preso parte alla II edizione di “Ferri Freddi” oggi 22 dicembre 2019: parliamo del “Motoraduno invernale della città di Trento“. Tra i mezzi coinvolti questa mattina ci sono stati: una “renna” e dei “Babbo Natale” bianchi e rossi, molti motociclisti e in generale altrettante moto che si sono fatte vedere e sentire con il loro rombo e con le loro trombe lungo le strade della città.
Motori freddi ma con un cuore caldo, che batte forte: come potete vedere dalla gallery in basso il gruppo si è ritrovato presso il Quartiere delle Albere in Piazza delle donne lavoratrici, in seguito ha percorso le vie della città, per poi rientrare al piazzale per un momento conviviale.
Scortati dalla Polizia hanno percorso le vie urbane di Trento, salutando e festeggiando un Natale particolare: i motociclisti vestiti in costume di Babbo Natale portano la solidarietà dei ferri freddi al “CAPST, centro di aiuto ai papà separati del trentino”. Un’iniziativa meritevole che è ormai alla seconda edizione: ha preso corpo e piace a tutti.
La quota di partecipazione è stata di 25 euro per ogni motociclista, 15 per i passeggeri. Nella quota erano compresi i 15 euro a biglietto motociclisti e 5 euro passeggeri devoluti alla CAPST mentre i partecipanti hanno ricevuto la patch Ferri Freddi 2019. L’evento è stato organizzato da “Tra il dire e il fare onlus“.
Pubblichiamo di seguito il volantino della manifestazione.
Alla manifestazione potevano partecipare: sidecar, motocicli, ciclomotori purché natalizi o quantomeno in spirito natalizio.
Il Programma è stato il seguente: alle ore 10.00 ritrovo in Piazza delle donne lavoratrici in zona MuSe, alle 11.00 partenza dei “Ferri Freddi”. Alle ore 12.30 rientro nella Piazza delle donne lavoratrici e pranzo, alle ore 13.30 presentazione dell’Associazione CAPST con consegna del ricavato, chiusura con un momento musicale molto apprezzato.
Favoriti dal tempo clemente i motociclisti hanno potuto mostrare la loro compagnia solidale nel giorno più corto dell’anno, in solstizio invernale, per portare un aiuto laddove serve e laddove è atteso. Un momento importante, considerato che il problema delle nuove povertà dei genitori separati è la prima emergenza anche locale da affrontare nell’immediato (MC).