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Cultura

Adesso pure il Presepe è “fascista”

Guardo la grotta di Betlemme e penso a tutto tranne che alla politica. Non così una cinquantina di dementi dell’Union Antifasciste Toulousaine che sabato, per l’appunto a Tolosa, in place Saint-Georges, ha interrotto un presepe vivente di bambini delle elementari grido di: «Stop ai fascisti». Molto fascista, in effetti, era l’ideatore del presepe, quel san Francesco d’Assisi che nel 1223 – ottenuto il placet di papa Onofrio III – ne costruì il primo a Greccio, piccolo paese laziale. Fascista doveva essere anche san Giuseppe, carpentiere di Nazareth che provvide con il suo lavoro alle necessità di Maria e Gesù, iniziando quest’ultimo, che manco era figlio suo, al proprio mestiere. E che dire della fascistissima Maria la quale, anziché sottomettersi ad un uomo, volle essere solo «serva del Signore» (Luca 1,37)? Guardo gli antifascisti di oggi e penso a tutto tranne che all’intelligenza.

Giuliano Guzzo

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Riguardo l'autore

giulianoguzzo

Classe 1984, vicentino di nascita e trentino d’adozione, mi sono laureato in Sociologia e Ricerca Sociale (110/110) con una tesi di filosofia del diritto. Sono giornalista, sono caporedattore del mensile Il Timone e scrivo per il quotidiano nazionale La Verità, fondato e diretto da Maurizio Belpietro. Collaboro inoltre con Notizie ProVita.