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Politica

Giorgio Mulè: “Alle politiche centrodestra unito. Voce Libera? Può generare confusione”

L’onorevole Giorgio Mulè, portavoce di forza Italia per Camera e Senato, è intervenuto ai microfoni de L’Italia s’è Desta condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus per parlare degli attriti interni al governo e non solo

“Non hanno ancora trovato lo scollante per le poltrone, ogni momento è buono per andare a votare. Ora si è aperta la stagione della grande caccia. Da qui a marzo ci sono 400 poltroncine da dividersi, quelle delle aziende pubbliche, e al Governo troveranno le armonie per andare avanti. Il Pd intanto ha capito che ci vuole fegato per governare con i 5 stelle, lo ha già capito prima della Lega. Non solo sulla giustizia. Non è normale che ci siano stati più di 30 vertici di maggioranza in 120 giorni. Il vertice si fa se hai una crisi profonda. C’è un problema di visione politica, spesso distante e bipolare. Infatti questo governo non sta in piedi e va avanti solo per le poltrone”

Il centrodestra sarà unito alle future elezioni? “Nelle Regioni dove si è andati a votare nel 2018 il centrodestra ha sempre vinto unito. Alle elezioni politiche questo centrodestra andrà unito, con un programma comune e sottoscritto, patti chiari e amicizia lunga. Gli errori del passato hanno fatto capire alla Lega che è impossibile andare a governare con i 5 Stelle”.

 Il rapporto tra il centrodestra e l’Europa: “Berlusconi ha ribadito l’importanza di Forza Italia che garantisce una spinta europeista all’interno di un’Europa che deve cambiare. Per esigenze di visibilità, sia Meloni che Salvini, per questioni di tenuta del pallino nel campo dell’informazione, hanno delle uscite che destano dei pensieri. Tolto dal tavolo il tema ridicolo dell’uscita dall’Euro, che non è un tema della Lega, non c’è possibilità di deragliare dagli obiettivi comuni. Servono azioni serie, non la flat tax che è solo uno slogan”.

Mara Carfagna e Voce Libera. “C’è una revisione in corso all’interno di Forza Italia che rimane il perno del centrodestra. L’iniziativa di Mara Carfagna genera confusione nell’elettorato perché qualcuno, che magari non può sempre informarsi, puo’ immaginare che sia qualcosa di diverso da Forza Italia. Non è vero che esponenti di Forza Italia che hanno aderito a Voce Libera sono pronte a sostenere conte. Serve a dare visibilità ad alcuni colleghi parlamentari che hanno avuto delusioni personali per mancati incarichi. Sicuramente può dare un contributo. Sono convinto che da persone come Renata Polverini, Paolo Russo e altri che hanno aderito a Voce Libero troverò non solo energie positive ma la lealtà di immaginare un percorso all’interno di Forza Italia”.