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UE contro il tricolore. Vietata l’esposizione delle bandiere nazionali al Parlamento europeo

Il Parlamento Europeo vieta l’esposizione in aula del tricolore italiano. Sembra incredibile, ma la prima novità del 2020 infatti, sarebbe quella che gli eurodeputati non potranno più portare (ed esibire) le proprie bandiere nazionali, tra cui anche quella di uno dei suoi maggiori Stati fondatori: l’Italia.

A denunciare questo divieto è stato l’eurodeputato leghista Angelo Ciocca che, con un intervento in aula, si è scagliato direttamente contro il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, reo di preoccuparsi più di inezie come questa piuttosto che delle attuali e ben più importanti problematiche geo-politiche che in queste ultime settimane hanno tenuto banco sulla scena mondiale, quale quella dei conflitti (l’ultimo in Libia) e la debole politica estera dell’Unione europea.

Giunto in aula, con gli eurodeputati riuniti in plenaria, anche l’On. Sardone, dagli stessi banchi del gruppo ID in cui siede la Lega, ha tentato di esporre sul proprio banco, come di consueto, il vessillo nostrano, ricevendo però l’ammonimento a metterlo via e lasciare il seggio “libero”. Lo sgomento dell’eurodeputata della Lega è stato immediato, sopratutto considerato che sino ad ora portare le proprie bandiere di appartenenza, era una consuetudine molto utilizzata e apprezzata dagli europarlamentari di tutta Europa.

Silvia Sardone non è rimasta ferma difronte al divieto impostole e, sempre attraverso facebook, ha tuonato: “mi sembra sempre più evidente che questa Unione europea voglia l’azzeramento delle identità nazionali, un livellamento e un’uniformità che annullino la nostra storia e le nostre peculiarità. A chi può dare fastidio una bandiera? Vogliono uniformare tutto, vogliono che scompaia l’amore per la patria, l’orgoglio nazionale”.

Successivamente l’esponente leghista ha evidenziato come, secondo lei, l’Europa possa sopravvivere solo se diventerà davvero “un’Europa delle nazioni” e se sarà in grado di unire i popoli rispettando e valorizzando le loro diversità storiche e culturali. Inoltre Silvia Sardone ha poi affermato come questa tendenza uniformatrice sia aumentata a seguito della Brexit, dove un popolo ha chiaramente affermato di essere contrario all’Europa dei burocrati e dei poteri forti.

“Io in ogni caso non mi faccio piegare da questa Europa che vuole cancellare le differenze e il senso vero del termine nazione, certi valori non si possono abbattere e la nostra identità non può essere svenduta.(…) Io la bandiera italiana non la nascondo” ha infine concluso l’eurodeputata Silvia Sardone.