Con la definitiva approvazione della Brexit e il conseguente abbandono dell’Unione europea da parte della Gran Bretagna, anche il Parlamento europeo si appresta a subire importanti modifiche.
A seguito dell’abbandono dei 73 europarlamentari britannici, il Parlamento europeo è stato costretto a rivedere il proprio assetto subendo alcune modifiche strutturali che potrebbero cambiare le sorti della neonata maggioranza von der Leyen.
Proprio la redistribuzione degli scranni britannici è al centro dell’attenzione politico-mediatica internazionale, dato che segnerà il definitivo “spostamento a destra” dell’Europarlamento. I 73 scranni rimasti vacanti saranno infatti ridistribuiti nel seguente modo: 46 rimarranno nella disponibilità dell’Ue per possibili “allargamenti futuri”, 27 invece verranno ridistribuiti.
A festeggiare saranno sopratutto i popolari e i sovranisti che, non solo non perderanno alcun membro ma vedranno anche aumentate le loro fila. I popolari passeranno da 182 a 187 mentre i sovranisti, a cui aderiscono la Lega di Matteo Salvini e Front National di Marine Le pen, passeranno da 73 a 76, riuscendo contestualmente a superare anche i verdi.
Popolari e sovranisti saranno gli unici a sorridere, con gli altri partiti che invece saranno impegnati a contare le perdite causate dalla Brexit. Se da un lato c’è chi può sorridere, dall’altro i liberali di Renew Europe, saranno quelli con le maggiori perdite dato che dovranno rinunciare a ben 17 eletti.
In sostanza con la Brexit il Parlamento Europeo si sposterà irrimediabilmente a destra, con buona pace di Ursula von der Leyen e della sua maggioranza che ora dovrà prestare maggiore attenzione agli avversari politici, sicuramente rinvigoriti “da questo successo”.