Soros a supporto delle Sardine e di Greta Thunberg, ma con una frecciata al leader della Lega Matteo Salvini: Soros finge persino di averne scordato il nome, atteggiandosi col suo fare di maneggione e di sufficienza tipico degli anziani miliardari insensibili ai problemi politici altrui, convinti di essere sempre stati seduti dalla parte della ragione e cercando una claque.
Il finanziere, fondatore delle Open Society Foudation, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera. Un’intervista in cui Soros si è soffermato su diversi movimenti sociali, a partire dal caso Greta Thunberg e i Friday’s for Future.
“L’Europa è minacciata da due pericoli: la sopravvivenza della società aperta e il cambiamento climatico, che potrebbe distruggere la civiltà. Ma va verso una direzione migliore. Il climate change è diventato la priorità della nuova Commissione Ue e il primo desiderio dei cittadini. Oggi la Ue ha intrapreso un ruolo guida per combattere il cambiamento climatico. Dirò di più: dalla fine dell’anno abbiamo visto un’accelerazione di eventi niente male, ecco perché ho speranza, anche se sarebbe più facile disperarsi”. Ha detto.
All’interno di questo discorso, è arrivato un riferimento anche alle Sardine, il movimento nato a Bologna lo scorso 14 novembre e che, con la sua forza di piazza, è stato fondamentale per la vittoria di Stefano Bonaccini su Lucia Borgonzoni alle recenti elezioni regionali in Emilia Romagna.
Il fondatore della Open Society ha affermato: “Faccio un esempio: le sardine sono state un fenomeno partito dal basso, che ha fatto arrabbiare molto…come si chiama? Ah sì, Salvini. Ma non ci sono solo loro: ad esempio, i sindaci sono diventati molto attivi in tutto il mondo, si sono impegnati nella lotta al cambiamento climatico, alle migrazioni e ad altri fenomeni di politica locale. E questo è successo soprattutto in Europa”. MS