Economia

Diego Fusaro: “Io al Festival dell’economia? Verrei volentieri”

Diego Fusaro questa sera a Bolzano, in Oltrisarco, con il Movimento Vox Italiae, ha intrattenuto a partire dalle 18.30 una sala interessata al tema filosofico della “glebalizzazione“. Sul tema economia, migrazioni e confini, qual è in fin dei conti la sua posizione?

Un mese fa il professor Paolo Becchi aveva sollevato la questione relativa al Festival dell’Economia di Trento criticando come si svolge attualmente la kermesse, ad una “voce unica”; il parere di Diego Fusaro, che ha partecipato ad una edizione del Festival del 2013, sei anni fa: “Ci andai una volta sola e mi trattarono molto bene, per cui non posso che parlarne bene ma per mia tradizione se mi invitano sarò lieto di potermi confrontare con loro – non ha chiara la situazione esatta, ha detto, ma – se c’è una voce unica moltiplichiamo le voci!

In quella occasione nel giugno del 2013, ha tenuto una lezione sul rapporto tra economia e filosofia in Sala letture a Trento parlando del suo libro di saggistica, la monografia Minima Mercatalia. Filosofia e capitalismo (Bompiani).

In tema di frontiere e di migrazioni ecco il parere a caldo del filosofo, che cade esattamente nella giornata in cui il Senato della Repubblica manda a processo l’ex Ministro Matteo Salvini per aver applicato con zelo la difesa del principio dei confini dello Stato sovrano italiano sul caso nave “Gregoretti“.

E’ chiaro che Salvini sceglie di farsi giudicare perché così aumenta il consenso a dismisura, se lo condannano il consenso sale ancora – ha detto – è una questione politica che non c’entra nulla con la questione giuridica.”

Affondo dell’intellettuale in fatto di posizioni politiche, in linea con quanto sostenuto anche dall’ex Ministro dell’Interno: “Per quanto complessa o non complessa si tratta di una presa di posizione politica contro quello che rappresenta Salvini, ciò detto credo che se si debba processare Salvini vada processato anche il nuovo Governo, che ha tenuto bloccati i migranti” (in riferimento a Conte e Lamorgese).

Sic stantibus rebus andrebbero lasciate le frontiere sempre aperte, se appena le chiudi ti processano, si arriva al punto fondamentale del Globalismo.”

Bisogna discutere di questo tema delle Frontiere sempre aperte, sostiene Fusaro: “Dal mio punto di vista – ha detto – le frontiere sempre aperte sono il sogno realizzato della classe dominante, dove le merci circolano sempre liberamente, dove di delocalizza ovunque e si deportano masse di disperati; la chiamano società delle frontiere aperte ma è la società del capitale, di fatto.” (MS)

Secolo Trentino