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Attualità

Amici 2020. Dalla De Filippi sì alle Sardine, no a Matteo Salvini

Domani, venerdì 28 febbraio, andrà in onda la prima puntata del serale del famoso talent show televisivo “Amici di Maria De Filippi”. Il programma giunto alla 19° edizione è uno dei più apprezzati e longevi talent show televisivi del palinsesto televisivo italiano.

La conduttrice, come ogni anno, sarà Maria De Filippi e, proprio la padrona di casa illustrando le novità dell’edizione 2020 si è lasciata andare a dichiarazioni che hanno lasciato molto perplessa l’opinione pubblica.

Come riportato da ANSA, la moglie di Maurizio Costanzo, ha tenuto un lungo intervento dove, dopo aver evidenziato tutte le peculiarità di “Amici 2020”, ha annunciato come alla prima puntata saranno presenti anche i leader del Movimento delle Sardine (Mattia Santori, Jasmine Cristallo e Lorenzo Donnoli) per un intervento contro l’odio.

Proprio parlando della presenza dei leader delle Sardine, Maria De Filippi ha commentato: “Sono molto contenta che abbiamo accettato il mio invito. Le sardine non sono un partito politico e non credo che la loro presenza possa essere strumentalizzata. Diverso è se avessi invitato Matteo Salvini.”

Se da un lato è assolutamente condivisibile promuovere la campagna contro l’odio dall’altro è abbastanza evidente come le dichiarazioni di Maria De Filippi non siano state molto felici. Le Sardine infatti sono note per essere un movimento che pur professandosi apolitico ha, nei fatti, dimostrato di esserlo, battendosi anche (e soprattutto) contro Matteo Salvini e la Lega.

Il rischio, più che concreto, è che dando alle Sardine un palcoscenico così seguito come quello di “Amici”, queste possano usarlo sì per promuovere la lotta all’odio ma veicolandola in maniera politica e, in questo modo, cercare di influenzare i telespettatori.

La scelta più saggia sarebbe stata quella di far promuovere la lotta all’odio a persone veramente esterne alla politica, così da evitare che una manifestazione televisiva possa diventare teatro della becera polemica politica.

Secolo Trentino