Si prende atto dei provvedimenti annunciati dai governi nazionale e provinciale, in merito alla grave situazione sanitaria che sarebbe presente nel nostro paese,ma quello che manca in modo inaccettabile, sono le azioni conseguenti, necessarie e indispensabili alla chiusure delle scuole di ogni ordine e grado.
Infatti, se da un lato sono indiscutibili i provvedimenti e irrinunciabili le azioni di sostegno per le aziende, dall’altra -alla pari- servono urgenti azioni di concertazione,a sostegno delle famiglie che si trovano a casa i loro figli, mentre i genitori devono recarsi al lavoro.
Su questo tema non è attuabile la politica dello struzzo, perchè in ogni modo, le famiglie hanno il dovere di accudire i loro figli e la politica quello di dare risposte concrete con permessi straordinari retribuiti e sostenuti dal pubblico e non a carico delle aziende.Ultimo-ma non per ultimo-anche l’allarme che si sta profilando nelle ormai imminente tornata per le elezioni amministrative dove sindaci e candidati tali, sono in piena campagna elettorale, dove sembrerebbe profilarsi un clima surreale nel caso in cui si dovesse protrarre di solo qualche giorno tale situazione.
L’iter delle procedure è intasato e il sistema, impossibilitato a reggere con coscienza, la situazione sanitaria anche in Trentino e da quì, la legittima domanda e proposta, di una attenta verifica istituzionale di tutte le parti-comprese quelle sanitarie – per capire se la situazione non suggerisca di spostare ad ottobre l’appuntamento, per lasciare i sindaci nel pieno delle loro funzioni anche di responsabili della salute pubblica a livello locale.
Claudio Civettini ex consigliere provincialeOnda Civica Trentino