Trento – Firmato l’Accordo con i sindacati dei medici di medicina generale il 5 marzo: dopo circa un mese e mezzo di trattative, l’Accordo collettivo provinciale sul pacchetto di misure straordinarie per fronteggiare la carenza di medici di medicina generale (medici di assistenza primaria e medici di continuità assistenziale) per i prossimi sei anni. A firmare, accanto all’Assessorato provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, ai tecnici del Dipartimento Salute e Politiche sociali e dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, sono stati i rappresentanti dei sindacati medici FIMMG e SNAMI; non ha firmato, invece Intesa Sindacale.

“Si tratta di un insieme di misure volte a garantire la copertura assistenziale in tutto il territorio con particolare attenzione per le zone di montagna – spiega l’assessore alla salute -. Puntiamo ad incentivare l’estensione di orario delle guardie mediche e la loro mobilità tra più sedi, agevolare l’inserimento di medici di assistenza primaria nei Comuni a minore attrattività e favorire l’apertura di ambulatori secondari, dove venga meno la presenza di un medico di assistenza primaria e non vi sia la possibilità di garantire detta assistenza mediante un incaricato provvisorio. Per la loro attivazione – conclude l’assessore provinciale -, la Provincia potrà arrivare ad investire una somma fino a circa un milione di euro all’anno”.
NOTIZIE SUL CORONAVIRUS PRECEDENTI:
AUTOBUS E TRASPORTI STUDENTI: A seguito della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino a domenica 15 marzo 2020 a causa dell’emergenza Coronavirus, da venerdì 6 marzo 2020 le corse del servizio extraurbano e urbano di Trentino Trasporti rispetteranno gli orari previsti nei giorni non di scuola fino sabato 14 marzo 2020. Gli orari invernali scolastici ritorneranno in vigore domenica 15 marzo 2020.
Sono sospesi inoltre, fino al 15 marzo 2020, i servizi scuolabus di trasporto scolastico speciale, per scuole materne, primarie e secondarie di primo grado, svolti da noleggiatori privati, con la sola eccezione dei servizi verso i Centri socio educativi (ad esempio Anffas, inclusi i trasporti da e per le Case Famiglie).
I servizi ferroviari della linea del Brennero, della Ferrovia Trento-Malè e della Ferrovia Valsugana proseguono regolarmente ad orari invariati.
RIDUZIONE DANNI: Le priorità vanno ora ad una riapertura più rapida possibile delle aule di scuole – come ha confermato l’assessore provinciale all’istruzione – e, soprattutto l’attenzione alle imprese.
Su questo aspetto si è soffermato l’assessore provinciale allo sviluppo economico: “Ribadiamo la fortissima preoccupazione per le difficoltà che le imprese trentine si trovano ad affrontare e per l’occupazione. La preoccupazione è accentuata dal provvedimento di chiusura delle scuole che rallenta ulteriormente l’economia trentina e nazionale. Da parte nostra insisteremo, con un disegno di legge, sul percorso del rilancio dell’economia così da rispondere alle istanze presentate delle categorie economiche e sociali.
STATO DELL’ARTE SCUOLE
A dare la notizia ufficialmente è il Presidente della Provincia Maurizio Fugatti, che in conferenza stampa in diretta in questo momento, sta spiegando come la decisione sia stata presa secondo la Direttiva Nazionale. Il Decreto nazionale, ha detto Mirko Bisesti, assessore istruzione, non è ancora stato redatto e comunicato nelle particolarità. La sospensione delle attività scolastiche inizia domani. Essa riguarda anche il personale docente e ATA ma in diversa forma. (Sospese significa operative ma senza studenti ndr). L’indicazione è valida fino al 15 Marzo. Il Decreto arriverà in serata. Tutti gli aggiornamenti QUI nel PORTALE SCOLASTICO.

Mentre per quanto concerne l’economia la Task Force locale si è immediatamente attivata: si sta cercando di attivare un sistema finanziario coinvolgendo le Banche per istituire un “ponte di credito straordinario” per venire incontro alla mancanza di liquidità d’impresa, secondo un decreto locale. L’aggiornamento da qui a venire nelle prossime ore.
CONTAGI: salgono a sette i contagiati trentini – il 5 marzo – dopo il ricovero del fratello della prima signora di 83 anni ricoverata in Intensive, stato di salute accettabile. Il quadro è sotto controllo. Si ricordi, per i residenti in Primiero, che gravitano sui servizi sanitari di Feltre (BL) di monitorare, come da accordi con la ULSS feltrina, i ricoveri presso l’Ospedale del Comune di Feltre. Sono 2 i casi di Coronavirus accertati nel P.O. Santa Maria del Prato fino ad oggi.
Nel primo pomeriggio del 4 marzo il presidente della Provincia è stato informato di un nuovo caso di Coronavirus presso l’ospedale di Cles, riguardante un cittadino trentino di 41 anni. La persona è entrata il 1° marzo al Pronto soccorso di Cles. Vivrebbe da solo. A Cles la settimana scorsa erano stati montati e poi smontati i tendaggi per il Pre Triage.

Al momento del ricovero – ha riferito il governatore del Trentino al Consiglio provinciale – non risultava affetto da polmonite interstiziale, che fa scattare il protocollo che prevede anche il test del tampone, ma da una polmonite batterica. Poi il quadro clinico si è evoluto e nel primo pomeriggio di oggi è stato accertato il contagio. Si ritiene che il soggetto sia stato contagiato da persone non trentine.
Attualmente il paziente è in isolamento all’ospedale di Cles e le sue condizioni sono discrete.
L’Università attraverso i suoi rappresentanti politici manda un messaggio alla Task Force locale a mezzo stampa: “In merito alla questione centrale di queste settimane, il Coronavirus, che a questo punto è arrivato anche qui, nel nostro Trentino, riteniamo , in quanto rappresentanti degli studenti medi e universitari, di dover esprimere massima fiducia e pieno sostegno alla Provincia e a tutte le istituzioni trentine, a cominciare dal Presidente Fugatti. vogliamo inoltre pubblicamente esprimere la nostra disponibilità verso il presidente a collaborare attivamente e concretamente con lui laddove ne avesse bisogno. La comunità studentesca è unita e si stringe responsabilmente intorno alle istituzioni per affrontare quest’emergenza in modo solidale e nel pieno spirito di comunità. Ci aspettiamo poi che il Ministero, che si sta attivando tardivamente, chiarisca una volta per tutte quale sarà la gestione dell’emergenza a livello scolastico e accademico sul piano nazionale, dando direttive uniformi e tempestive.” E’ quanto scrive l’Associazione universitaria”LIBERAMENTE – Alternativa per il Futuro”.
Notizie precedenti datate 3.3.2020: Tutte appartenenti alla comitiva di pellegrini che fra il 21 ed il 23 febbraio si è recata ad Assisi invece i malati legati alla signora di Trento. Lo ha annunciato oggi, poco prima delle 12, il presidente della Provincia intervenendo in Consiglio provinciale. Alle tre donne e all’uomo, il frate di 83 anni ritenuto il cosiddetto paziente zero, si è aggiunta un’altra donna. “Grazie al lavoro svolto dall’Azienda sanitaria in queste ore – ha spiegato il presidente – il caso relativo ai pellegrini che hanno visitato Assisi, caso che veniva dall’esterno, è stato circoscritto e definito. Quindi, al momento, non risultano altri nuovi casi sul territorio Trentino”.
Un duro lavoro di ricostruzione della socialità delle persone interessate dal contagio del Virus ha definito la situazione: le persone, 4 anziani, sono state in stretto contatto. Il contagio è stato trasmesso in un viaggio, durato tre giorni: il Pellegrinaggio ad Assisi tenutosi due settimane fa. Il malato era un religioso. Da questo incontro la diffusione della malattia.
In serata, dunque, è stata convocata una sessione al Parlamentino locale per comunicare gli sviluppi della situazione sanitaria: in sostanza le persone stanno bene e sono tutte prese in carico dall’Azienda sanitaria locale. La politica ha dovuto fare un ragionamento relativo ai contatti con la famiglia, tra cui i minori.
Alle 17.15 di oggi i casi di infezione da Covid-19 in Trentino sono 4: lo ha confermato il presidente della Provincia autonoma di trento nel corso della sua relazione pomeridiana in Consiglio provinciale.
Ma da dove ha origine il contagio? Dal 21 al 23 di febbraio si è svolto un pellegrinaggio in pullman ad Assisi a cui hanno partecipato 42 trentini, più l’autista.
Durante il pellegrinaggio, l’Apss ritiene si sia verificato il contagio. L’origine è stata ricondotta ad un “paziente zero” nella persona di un frate, che nelle settimane precedenti il pellegrinaggio aveva viaggiato ripetutamente nel Nord Italia. Di conseguenza si pensa che il contagio iniziale si sia verificato fuori dal Trentino. Questa persona ha poi contagiato le altre 3.
“Chiusi fino a lunedì 9 marzo a #Trento gli istituti scolastici Sacra Famiglia, Salesiani, De Gasperi e liceo Galilei, mentre a #Rovereto sarà chiuso l’Iti Marconi. La decisione è stata presa a seguito dei quattro casi di contagio da #Coronavirus accertati nelle ultime ore. Le scuole che verranno temporaneamente chiuse a scopo precauzionale sono riconducibili ai nipoti degli anziani contagiati, che nei giorni avrebbero avuto frequenti contatti con gli studenti dei cinque istituti. La possibilità di contagio nelle scuole sono minimali, ma la chiusura è una scelta presa per precauzione, solo qualora nei prossimi giorni vengano alla luce altri casi di contagio, verrà presa in considerazione l’ipotesi di chiusura di tutti gli altri istituti scolastici della provincia.” Ha scritto Maurizio Fugatti su facebook. IL VIDEO QUI FUGATTI IN CONSIGLIO PROVINCIALE SU SCUOLE CHIUSE PER CORONAVIRUS (03.03.2020)
“La scuola è un simbolo, e mi ha fatto molto piacere vedere che ieri il 95% degli scolari e studenti oggi si è recato a scuola. Abbiamo tenuto finora un atteggiamento responsabile e vogliamo continuare a farlo, consapevoli che la situazione attualmente è stata circoscritta, ma che se nascessero nuovi focolai di contagio potremmo essere costretti a cambiare le nostre decisioni. La decisione che abbiamo preso interessa circa 3.500 studenti su 70.000”. Ha detto Maurizio Fugatti.
Nel video si parla del contagio relativo al Trentino, si tratta di un Pellegrinaggio ad Assisi dove il veicolo della trasmissione sarebbe un religioso, un frate, recatosi prima del 20 febbraio nelle diverse aree del Nord Italia. Il contagio è avvenuto tra il 21 ed il 23 febbraio. Gli anziani coinvolti hanno avuto contatti con i nipoti, le famiglie.

Scientificamente NON CI SONO elementi, cluster, di circolazione virale in Trentino in quanto sono stati definiti nella totalità tutti i contatti delle persone contagiate. Il Trentino ha agito con un approccio cautelativo e preventivo, e con un forte rispetto del “sentiment” della popolazione. La Provincia deve fare scelte che abbiano un senso logico. Gli accordi della Giunta provinciale sono stati presi in collaborazione con Commissario del Governo, Ministero della Salute, Azienda Sanitaria, Comuni coinvolti, si tratta del 2% degli studenti interessati circa.
Quindi chiusi fino a lunedì 9 marzo a Trento gli istituti scolastici Sacra Famiglia, Salesiani, De Gaspari e liceo Galilei, mentre a Rovereto sarà chiuso l’Iti Marconi. La decisione è stata comunicata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, a seguito dei quattro casi di contagio da Coronavirus accertati nelle ultime ore.
A cura di Martina Cecco