photocredit: www.alessandrourzì.it
Lettere al Direttore

Lanz scivola nel più antico degli stereotipi e descrive l’Italia ed il Parlamento italiano con toni sarcastici

Scivolone diplomatico per il capogruppo della Svp Gerhard Lanz che finisce per cadere in uno stereotipo modello “i napoletani sono tutti ladri” o i “milanesi sono polentoni”. Se la prende con il Parlamento della Repubblica italiana che accusa di approvare leggi “senza grandi pretese per quanto riguarda la loro osservanza” che in sostanza significa che tanto poi non importa a nessuno se verranno rispettate o meno.

La norma in questione è quella dei seggiolini antiabbandono e salva-bambini (la legge Meloni, si ricorderà, approvata con un solo voto contrario dal Senato) che ora, per inseguire un gruppo di militanti anti-tecnologie dell’Oltradige, il capogruppo Svp vorrebbe rivedere completamente.

Posizione legittima (anche se non la condivido), ma il peggio arriva nelle premesse per giustificare il provvedimento: questa legge va cambiata perché tanto l’Italia fa le leggi a casaccio, così in sostanza si dice se si sostiene che il Parlamento non ha grandi pretese per quanto riguarda la loro osservanza. Un atteggiamento stereotipato di una Italietta da dileggiare, che fa le cose a caso, atteggiamento con la puzzetta sotto il naso dell’altoatesino precisino che annota, come annota Lanz: “in Alto Adige (le leggi invece, ndr) vengono applicate controllandone rigorosamente il rispetto”. Come dire: altrove no.

Insomma gli Italiani sono i soliti pressapochisti. Uno stereotipo disgustoso che ho ritenuto sul piano personale di respingere al mittente. Un ennesimo scivolone, un tema serissimo ridotto ad una polemica con battute da osteria.

Alessandro Urzì – Consigliere regionale e provinciale di Fratelli d’Italia L’Alto Adige nel cuore

Tags
Secolo Trentino