C’è chi evidentemente approfitta dell’emergenza Coronavirus per innescare una vera e propria guerra commerciale con l’Italia. E’ il caso sconcertante dell’Austria, non nuova alla violazione dei trattati europei in particolare sulla libera circolazione di uomini, beni e servizi che ora mette sulla lista dei presunti “ appestati” gli italiani e soprattutto i cugini dell’Alto Adige-Südtirol? Ma non era l’Austria del cancelliere Kurz quella che voleva dare il doppio passaporto agli altoatesini? E ora viceversa li discrimina nonostante in Alto Adige ci siano solo pare cinque casi accertati di Coronavirus? Quale sarà la premessa per concedere la cittadinanza austriaca, prima il tampone? Perché l’Austria non chiude le frontiere con la Germania dove stanno venendo alla luce migliaia di positivi al virus in ritardo perché non si sono fatti i tamponi? Come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca sempre. La verità l’ha riassunta il Presidente della Provincia Autonoma Kompatscher in una frase: “ il provvedimento dell’Austria ci colpisce molto”.
E sarà un caso che il 50% del turismo in Alto Adige sia di provenienza austriaca e germanica e che per i tedeschi l’Alto Adige italiano sia la meta prediletta? E allora lancio un appello da Brennero a Lampedusa, impariamo ad essere patrioti e un pò positivamente egoisti anche noi, compriamo e mangiamo nei prossimi mesi solo prodotti italiani che sono di eccellenza, invidiati ed amati in tutto il mondo. Investiamo su di noi, sul made in Italy, non ci manca nulla abbiamo tutto in casa dai nostri masi ai nuraghi, passando dai trulli ai dammusi, ai castelli.
Siamo la storia del mondo, siamo la bellezza del mondo, siamo l’arte nel mondo, siamo la moda nel mondo, siamo il gusto nel mondo , siamo la cultura nel mondo, siamo la fantasia e l’estro nel mondo, non dimentichiamocelo e investiamo per una volta sulla consapevolezza dell’essere italiani, altoatesini di lingua tedesca e ladina compresi.
Michaela Biancofiore