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La Fake news della circolare che permette le passeggiate con i figli. In realtà ora è più restrittiva

I genitori possono passeggiare con i propri figli? Si, ma solo in prossimità della propria abitazione. Nei fatti una fake news a livello di interpretazione e nella realtà la riconferma di quanto stabilito con l’ordinanza del Ministero della Salute del 20 marzo scorso. In tale ordinanza si consentiva infatti alle persone fisiche l’attività motoria, quindi non quella sportiva, nei pressi della propria abitazione. Quindi anche ai bambini in quanto persone fisiche, ma accompagnati in quanto bambini. Nei fatti la circolare ora prevede che solo un genitore possa accompagnare il proprio figlio, non più entrambi come prima.

La distinzione tra attività motoria (camminata) e sportiva è menzionata nell’art. 1 del decreto del presidente del consiglio del 9 marzo scorso. Ad esempio anche prima un genitore poteva andare al supermercato con i figli ma solo quando è impossibilitato a lasciarli o perché disabili.

Nella medesima ottica, per quanto riguarda gli spostamenti di persone fisiche, è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute.

Quel “purché in prossimità della propria abitazione” sta a significare che al momento nulla è cambiato e quindi restano validi tutti i divieti precedentemente previsti. Anzi la circolare ulteriormente specifica e limita i casi in cui si può uscire fuori dalla propria abitazione.

Il testo presente nella circolare

Infatti in serata il Ministero ha diffuso un comunicato per evidenziare che in realtà “le regole non sono cambiate” e che le precisazioni sono solo un chiarimento interpretativo di quanto già previsto dai decreti del presidente del Consiglio.

La circolare del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminalespiegano dal Ministero In particolare, è stato specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute. Per quanto riguarda l’attività motoria è stato chiarito che, fermo restando le limitazioni indicate, è consentito camminare solo nei pressi della propria abitazione. La circolare ha ribadito che non è consentito in ogni caso svolgere attività ludica e ricreativa all’aperto e che continua ad essere vietato l’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici“.

Nella circolare si sottolinea anche che il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza (case-famiglia), ma chi arriva dall’esterno “è tenuto al rispetto della distanza e all’uso dei dispositivi di protezione, guanti e mascherine“. 

Secolo Trentino