Anche sdrammatizzare, in questo difficile periodo di emergenza sanitaria, è utile. La battuta che PornHub, noto sito di contenuti pornografici, ha fatto sul sito dell’Inps, andato in tilt nella giornata di ieri, ne è un vivido esempio.
In un post pubblicato sul profilo twitter ufficiale di PornHub, si legge: “Vorremmo aiutarvi per potenziare il vostro sito. Se volete usare i nostri server, contattateci“. Una battuta che fa seguito all’iniziativa dello stesso sito di concedere gratuitamente agli italiani l’abbonamento Premium, riscuotendo anche un buon successo in termini di accessi.
Un tocco di ironia è arrivato anche dal profilo Twitter italiano di Anonymous, uno dei più grandi gruppi hacker del mondo. Nello smentire categoricamente di essere coinvolti nel presunto attacco hacker che avrebbe causato il collasso del sito dell’Inps, Anonymous e LulzSecIta – altra grande community di hacker italiani – scrivono “Sanzioniamo pesantemente il governo per la diffusione di fake news, visto che a mettere in ginocchio il sito non è stato un attacco hacker bensì l’incapacità dell’incaricato alla protezione dei dati“. Gli hacker poi propongono anche un “Decreto Cura Inps”, prevedendo di versare all’Inps 600€ per ogni partita IVA per contribuire alle spese di gestione dei propri dati personali.