“Che PENA! CLAMOROSO l’errore di “Giuseppi” #Conte! Pensava di allearsi con #Macron e far passare in Europa la linea sugli #Eurobonds , ma le parole di “sostegno” di #Parigi non erano tanto forti quanto il rapporto con #Berlino e l’idea di aprire al #MES. STOP MES”. Questo lo sfogo su twitter dell’europarlamentare della Lega al “tradimento” di Macron all’Italia. Conte, che nella scorsa settimana aveva insistito – ottenendo pure l’appoggio, a parole, dell’ormai ex alleato di Parigi – all’apertura sugli eurobonds in Europa ha visto nel giro di poco tempo sfumare quest’ipotesi. In favore del MES.
E così l’europarlamentare della Lega, molto attivo ultimamente sui social, anche per dimostrare più vicinanza ai cittadini e renderli partecipi in un momento in cui occorre restare a casa, si è scagliato ancora una volta contro questa decisione.
Con il patto siglato ieri dai due governi di Berlino e Parigi, l’accordo sulla linea “SI’ MES” si è ufficializzata, facendo svanire nel nulla le belle parole di sostegno che fino a poco prima Macron aveva riservato al Premier Conte.
Fino al 28 marzo infatti, Macron aveva detto a Conte: “la Francia è con l’Italia. Ue non sia egoista”.
Oggi trova l’accordo con la Germania. Come riportato da Il Giornale, “le condizionalità su questa linea di credito sembrano essere mantenute ma in versione “light”. L’accordo infatti prevede che l’accesso al credito sia sottoposto alla firma dello Stato di un memorandum di intesa in cui si impegna a destinare le risorse prelevato esclusivamente all’emergenza sanitaria e economica, rispettando il Patto di Stabilità e Crescita, che, a questo punto, verrebbe ripristinato per raffreddare i timori dei falchi del Nord Europa. Qui infatti l’accordo prevede anche un’altra clausola di non poco conto: una volta superata la fase acuta, quella più grave, della crisi economica scaturita dal coronavirus, le regole del Patto torneranno pienamente in vigore, rispettando vincoli di deficit e bilancio. Non solo: scompare la Troika ma ci sarà un monitoraggio ancora indefinito di Mes e Commissione europea”.