Il momento economico che sembra ora drammatico non può peggiorare nei prossimi mesi per alcune categorie di lavoro. Se è vero che una riapertura può aiutare a sperare ad un ripresa questa non può che essere anticipata di un buco nero per quelle categorie che non avranno possibilità di incassare immediatamente ma che dovranno attendere mesi per un effettiva ripartenza della propria attività. Si è pensato a permettere lo spostamento dei mutui, cosa buona e giusta, ma ad oggi nessuno ha pensato a quel mutuo che viene chiamato “assegno di mantenimento”. Gia questo impegno economico viene trattano con troppa sufficienza, ricordo che sempre e solo se ne parla come cifra da girare all’altro genitore indispensabile e la si quota come cifra al netto delle tasse. Ciò significa che il genitore che la deve elargire deve pensare di guadagnare la cifra quasi doppia al lordo delle tasse e degli oneri previdenziali. Nella sostanza un assegno di 500 euro corrisponde ad un indicativo importo di 800/900 euro lordi.
In questa emergenza è del tutto evidente che coloro i quali sono obbligatoriamente fermi e hanno attività private legate esclusivamente alla produttività non si possono permettere di pagare questi impegni. Ecco perché sia a livello provinciale che comunale, insieme al Consigliere Provinciale di Onda Civica Trentino, Filippo Degasperi, ed a Roberto Buffi del Centro Antiviolenza Bigenitoriale abbiamo presentato un documento che impegni la Provincia Autonoma di Trento:
• ad emanare, con estrema urgenza, disposizioni che disciplinino le modalità di spostamento delle famiglie separate, anche tra comuni diversi per il mantenimento di un rapporto equilibrato e continuativo con la prole nell’osservanza delle disposizioni emanate dalla autorità giudiziaria competente
• ad emanare con estrema urgenza disposizioni che disciplinino aiuti economici atti a coprire eventuali impossibilità di pagamento degli oneri di mantenimento per coloro che vedono sospeso il proprio lavoro e quindi il reddito per potervi provvedere;
• a richiedere con urgenza al Tribunale di Trento che si esprima in merito ad una eventuale sospensione dell’obbligo di pagamento degli assegni di mantenimento per coloro che vedono sospeso il proprio lavoro e quindi il reddito per potervi provvedere.
Questo è quanto scrivono in una nota alla stampa i signori Maschio, Negroni, Santini del Gruppo consigliare comunale Onda Civica Trentino.