Giorni di costante lavoro per i rappresentanti della Lega di Verona con l’Europarlamentare Paolo Borchia e l’Onorevole Lorenzo Fontana che stanno cercando di tutelare il settore del marmo nel veronese. Un settore importante dato che le aziende veronesi del settore sono state in grado di esportare nel 2019 un valore di oltre 360 milioni di euro. “Lo stop imposto alla vendita di manufatti e lavorati in marmo deve essere rivisto con urgenza, il Governo sblocchi le vendite delle giacenze di magazzino e rimetta il comparto in condizione di lavorare, in Italia e all’estero”.
Paolo Borchia, eurodeputato della Lega ed unico coordinatore italiano in commissione Industria a Bruxelles, condivide l’iniziativa partita da Matteo Salvini e da Lorenzo Fontana: “Il settore lapideo è tra i più orientati alle esportazioni, i mercati esteri – quello tedesco in particolar modo – sono in fibrillazione, mentre le sirene in arrivo da Turchia e Cina, competitors tradizionalmente aggressivi, si fanno sentire con insistenza; per questo, non possiamo permetterci il lusso di perdere altre quote di mercato. Visto che il Governo ha già dato il via libera alla vendita degli stock presenti nei magazzini del comparto della ceramica, non si capisce il motivo per cui pavimenti, rivestimenti e altri lavorati in marmo non possano ricevere lo stesso trattamento”.
L’Onorevole Fontana a riguardo aveva affermato: “Mi appello al governo: come fatto, in alcuni territori, con le ceramiche, l’Esecutivo sblocchi anche le spedizioni di lavorati in marmo già pronti. Un’operazione che potrebbe essere fatta in massima sicurezza e nella piena tutela della salute dei lavoratori e che consentirebbe di scongiurare il rischio di enormi perdite per circa 700 imprese venete, con una forte presenza, in particolare, nel territorio Veronese, e per le imprese dell’ indotto”. Lo dice il deputato Lorenzo Fontana, vicesegretario federale della Lega e commissario della Liga Veneta.