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Coronavirus: il problema dei tedeschi è se possono fare le vacanze in Italia

L’emergenza Coronavirus e la discussione che ne sta seguendo in seno al Parlamento europeo lasceranno indubbiamente strascichi. Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio italiano, è così diventato una “star” all’interno della discussione politica internazionale, essendosi trovato per primo tra i paesi europei ad affrontare con misure restrittive l’emergenza sanitaria.

Intervistato dal noto quotidiano tedesco Bild, il premier dei due governi – il primo con Lega e Movimento 5 Stelle e il secondo con il “centrosinistra organico” con Partito Democratico, M5S, Italia Viva e Liberi e Uguali – ha dovuto rispondere a domande ad ampio spettro su quel che sarà la vita dopo il Coronavirus.

Una domanda molto sentita, dal momento che il giornalista tedesco dice che “milioni di tedeschi” amano venire in vacanza in Italia, è legata al turismo e alla possibilità che ci sia una stagione turistica anche in questo anno così delicato. “Sicuramente è difficile fare previsioni” ha esordito Conte. “In questo momento si parla di modello italiano nella gestione di questa emergenza, con caratteristiche molto semplici: priorità al valore della salute e della dignità della persona, massima trasparenza con i cittadini, massima verità nell’informarli e misure di massimo rigore ma sempre coi criteri di adeguatezza e proporzionalità“.

Ora posso dire che ci stiamo affacciando alla fase 2, proprio perché questi criteri e questi principi stanno funzionando. Il modello Italia diventerà il primo modello a gestire la fase 2, che significa regolamentare in modo assolutamente diverso la nostra vita sociale ed economica, convivendo col virus adattando le vecchie regole, consapevoli che un vaccino non arriverà prima di un certo numero di mesi“. Quindi stop al turismo internazionale, dato che dovremo vivere in modo “assolutamente diverso“?

Assolutamente no, “Non vedo l’ora di poter ricevere i turisti tedeschi ed europei in generale” afferma subito dopo Conte. “Sono i benvenuti in Italia e confido che l’Italia diventerà il posto più sicuro dove spostarsi. Ma anche per questo, è importante quanto ho detto prima: tutti i Paesi devono adottare misure rigorose come l’Italia, perché non possiamo permetterci un contagio di ritorno dopo tutti gli sforzi che stiamo facendo“.

La domanda del Bild riguardo la chiusura delle frontiere

Il giornalista del Bild chiede poi quando potranno essere riaperte le frontiere in Europa e Conte si lancia in un appello europeista: “Non ha senso chiudere le frontiere tra i Paesi europei. Noi possiamo pretendere che non entrino cittadini extra-comunitari provenienti da Paesi che non abbiano adottato cautele pari o non inferiori alle nostre. All’interno dei Paesi europei, dobbiamo preservare sempre la libertà di circolazione, anche in questa emergenza, per le ragioni che prima ho detto“.

Preservare sempre la libertà di circolazione in un contesto europeo di lockdown, con l’Italia asserragliata nelle proprie case da più di un mese? Consentire la libera circolazione degli europei quando si deve abituarsi a convivere con il virus e a vivere in modo assolutamente diverso? I dubbi sono molti, con la certezza che vi sarà una soluzione di questa emergenza sanitaria solo fra molto tempo. Il timore è che le soluzioni per la successiva emergenza economica arriveranno con un ritardo ancor maggiore.

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Secolo Trentino