Il M5S a nome del suo capo provvisorio dice un chiaro no alla patrimoniale dopo che alcuni esponenti del Partito Democratico l’avevano proposta nelle scorse ore.
“Il contributo di solidarietà proposto dal PD è una loro iniziativa. Noi con garbo e spirito unitario abbiamo proposto ai parlamentari di tagliarsi lo stipendio, cosa che il MoVimento 5 Stelle già fa senza ricevere risposta”, ha affermato Vito Crimi che poi ha aggiunto: “Ora non è il momento di chiedere ulteriori sacrifici agli italiani, rimaniamo contrari a qualunque forma di patrimoniale. Le risorse le dobbiamo trovare dentro il Paese ridiscutendo interventi non necessari come la TAV e attraverso l’Europa, con strumenti nuovi e realmente efficaci”.
Nelle scorse ore contro la povertà determinata dalla crisi Coronavirus “il gruppo del Pd della Camera, in piena sintonia con il partito”, aveva proposto “un contributo di solidarietà a carico dei redditi più elevati», per il 2020 e 2021, «che dovranno versare i cittadini con redditi superiori ad 80.000 euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia”. Lo aveva annunciato Graziano Delrio, capogruppo dem a Montecitorio, e l’onorevole Fabio Melilli. Nel dettaglio, secondo il partito guidato da Nicola Zingaretti “la somma versata sarà deducibile e andrà da alcune centinaia di euro fino a decine di migliaia per redditi superiori al milione. Il gettito atteso è 1,3 miliardi annui”.